Siamo soli, nel territorio inesplorato.
Arriva direttamente da Not a Blog di George R.R. Martin la notizia che The Winds of Winter, sesto e penultimo libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non è ancora pronto.
Come spiega nel suo articolo, Martin non ha rispettato la scadenza di fine 2015 che avrebbe consentito al romanzo di uscire prima della sesta stagione della serie TV.
Le sue parole esprimono rammarico per tutti, in primis i lettori.
The Winds of Winter non è finito.
Credetemi, non mi ha dato alcun piacere scrivere quelle parole. Siete delusi, e non siete soli. I miei redattori e gli editori sono delusi, HBO è delusa, i miei agenti, editori stranieri e traduttori sono delusi… ma nessuno potrebbe essere più deluso di me. Per mesi non avrei voluto altro che essere in grado di dire: 'Ho completato e consegnato The Winds of Winter' entro e non oltre l'ultimo giorno del 2015.
Ma il libro non è pronto.
Martin spiega che ci sono ancora centinaia di pagine da scrivere, dozzine di capitoli, affermando che tanto ha fatto e tanto ancora ha da fare. Dalle sue parole emerge il racconto di un processo lungo, fatto di scritture e di riscritture.
Un processo che non ha la regolarità di una lavorazione industriale, ma le incognite di un processo artigianale e imprevedibile.
A volte va bene, altre volte no.
In questa frase (tra parentesi nel post) è sintetizzata la giornata di lavoro di uno scrittore, che dopo aver composto una parola dietro l'altra pagine e pagine, si rende conto che non funzionano, che proprio no, non filano. E deve riscrivere, e riscrivere.
Martin racconta che l'obiettivo di tutti, da se stesso, agli editori e alla HBO era di uscire con il sesto romanzo prima della sesta stagione della serie, prevista per aprile. In una riunione tra le parti avvenuta a maggio 2015, l'editore ha chiesto a Martin il romanzo per fine ottobre, una scadenza che gli avrebbe consentito di editarlo e rifinirlo per riuscire ad arrivare in libreria a fine marzo.
Martin parla di contingenze di ogni tipo, tra le quali anche l'avanzare dell'età, ma non accampa scuse, affermando che ogni sua attività è documentata sul suo blog, anche quelle che molti fan gli rinfacciano come "distrazioni".
In un post del primo gennaio Martin le ha elencate tutte, con un certo orgoglio.
In quel post si parla delle sue attività di editor, delle antologie Rogue e Old Venus, di Wild Cards, e di vari altri progetti televisivi e cinematografici dedicati alle sue opere (Captain Cosmos, Skin Trade e lo stesso Wild Cards).
Tante attività, tanti progetti tra i quali Martin afferma di cercare di barcamenarsi come un giocoliere.
Tornando a The Winds of Winters, ad agosto Martin ha comunicato agli editori che non avrebbero ricevuto il romanzo per Halloween. Dimostrandosi collaborativi si sono detti disponibili ad accelerare il processo di editing, mantenendo la data di uscita per fine marzo. Ma dopo fine novembre, il 31 dicembre è diventata l'ultima data utile affinché il romanzo potesse arrivare in libreria prima della serie TV. Scadenza non rispettata anche stavolta.
A questo punto, Martin ha dichiarato di non avere più deadline. Il libro uscirà tre mesi dopo la fine della scrittura, tempo minimo necessario all'editore Bantam per portare il volume in libreria.
Ha ammesso, senza tante parafrasi, di lavorare meglio senza scadenze, così come ha fatto con romanzi precedenti come Armaggedon Rag e La Luce Morente.
Questo significa che la sesta stagione di Il Trono di Spade anticiperà contenuti di The Winds of Winter, sia pure adattati e cambiati per l'arco narrativo della serie?
Martin in tal senso afferma che sarà così solo in parte.
Se da un lato afferma che nella sesta stagione ci saranno molte svolte narrative e rivelazioni non ancora viste nei libri
, nel suo post elenca come esempio vari personaggi morti nella serie ma vivi nei libri, affermando che i loro destini non saranno per forza coincidenti con quelli della serie. Potranno esserci anticipazioni, ma ci saranno molte divergenze. Alcuni di questi personaggi saranno addirittura importanti punti di vista sia in The Winds of Winter che in A Dream of Spring.
Secondo lo stesso Martin, siamo davanti un caso unico nella storia degli adattamenti: quello di un'opera opzionata prima del suo completamento.
In realtà almeno un altro caso che forse Martin non conosce o non ricorda c'è. Si tratta del film 300 – L'alba di un impero, adattamento di un fumetto di Frank Miller denominato Xerses, prequel/sequel di 300.
Al momento le informazioni date certe sono che Frank Miller ha realizzato solo due dei cinque capitoli di Xerxes, dei quali si sono viste alcune tavole di preview sulle pagine del numero 1 della rivista antologica Dark Horse Presents nel 2011.
Frank Miller non è andato avanti con il fumetto perché impegnato, tra le altre cose, con il film Sin City: una donna per cui uccidere, seguito di Sin City, del quale è stato co-regista insieme a Robert Rodriguez. Si presume che dopo l'uscita del film, avvenuta tra la fine di agosto e i primi di settembre del 2014 Miller abbia ripreso a lavorare al fumetto, ma al momento non ci sono notizie.
Ma se non si è potuta fermare la lavorazione di 300 – L'alba di un impero, che al botteghino è stato un flop, figuriamoci se può fermarsi la produzione di Game of Thrones, una serie televisiva che ha vinto moltissimi premi, costituendo un modello per altre serie. Le regole dell'industria dell'intrattenimento cinetelevisivo non contemplano crisi creative, ma piani di lavorazione rigidi perché ogni ritardo si trasforma in costi insostenibili.
Al momento in cui scrivo il post ha più di mille commenti (oltre 40 pagine!). Scorrendoli si può osservare che sono per la maggior parte, se non quasi la totalità, di affetto e di incoraggiamento, per uno scrittore che si è aperto con franchezza ai suoi lettori.
Qualcuno ha affermato che interromperà di vedere la serie TV fino a quando non arriveranno i libri, qualcun'altro proprio si è detto disinteressato a seguire le vicende nella versione di David Benioff e D.B. Weiss, altri ancora seguiranno entrambe le versioni senza grossi timori di spoiler.
Non manca qualche velata polemica, non mancherà qualche hater nonostante tutto. Comunque Martin, ha ringraziato in un post successivo tutti i lettori per la dimostrazione di stima e affetto ricevuta.
In ogni caso la notizia è l'Inverno, per ora, arriverà solo in TV, ad aprile 2015.
Vi terremo informati sul se e quando arriverà anche in libreria.
2 commenti
Aggiungi un commentoIo a vederlo così, mi ricorsa sempre Paolo Villaggio...
Non credo che il suo problema sia tanto la scrittura, ma cosa metterci dentro, come concludere le trame lasciate in sospeso, come chiudere il tutto... Ha creato un mondo molto articolato, dove non c'è un singolo personaggio che si potrebbe dedinire "principale". Ovvio che si trova in difficoltà. Ma almeno non dovrebbe venire a illudere tutti i suoi fans. Già per il libro precedente ha sforato con i tempi ed era in giro a promuovere i suoi libri e concentrato sulla serie televisiva. E non c'è nulla di peggio di uno scrittore distratto da mille "impegni" collaterali. È anche preoccupato per le diverse soluzioni che si potranno trovare nei libri e nella serie. Più preoccupato del primo credo. Ho sentito diverse persone che di fronte allo scaffale dei fantasy additavano ad amici i suoi libri dicendo che stavano vedendo la serie... "Se vuoi ti presto i DVD"... non "Ti consiglio di leggerlo".
Le sue edizioni stanno portandi via spazio ad altri autori.
penso che più fa aspettare più i suoi lettori siano felici di regalare i propri soldi alla Mondadori
io dopo gli ultimi due libri che ha scritto mi rifiuto di comprarne ancora guarderò la serie tv che per certi versi è meglio dei libri dato che gli sceneggiatori hanno già deciso come portare avanti la storia senza interessarsi di quello che scrive martin
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