Zoolander, film del 2001 diretto da Ben Stiller, era un film che si basava sull'idea di vedere Stiller e Owen Wilson atteggiarsi a modelli dell'alta moda.
Ma un film non poteva sopravvivere solo su uno slogan, sull'idea che Ben Stiller si definisse "bello bello in modo assurdo". Era anche un action movie, sia pur esile, nel quale i due modelli, pasticcioni e stupidi fino a sfidare il verosimile, salvavano il Primo Ministro della Malesia dai piani dello stilista criminale Mugatu, interpretato da Will Ferrell.
Fedele alla regola che nei sequel si deve proporre "qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo", Ben Stiller ci ripropone il suo personaggio 15 anni dopo, spiegandoci cosa sia successo dopo il lieto fine del primo film, per portarci all'interno di una nuova storia di due personaggi che non hanno ancora ben compreso che il mondo è cambiato, e che non possono ancora essere i due deficienti di 15 anni prima.
Se lo strato narrativo sul quale crescevano i personaggi nel primo film era l'action-movie anni '90, sin dalle prime scene del seguito il modello è il film supereroistico, con un antefatto dal quale emerge che uno dei temi è l'esistenza di un "Eletto".
Qualcuno sta uccidendo le più grandi rock-star del mondo, e la poliziotta Valentina Valencia della Global Fashion Division dell'Interpol, interpretata da Penelope Cruz, scopre che c'è un legame con un personaggio ormai dimenticato, Derek Zoolander, un tempo il più grande modello vivente.
Ma sia Derek che Hansel verranno richiamati all'azione da un messaggero, che li riporterà al centro delle passerelle, anche se le cose non sono come sembrano.
La convergenza delle trame dei tre personaggi sarà l'inizio di un'avventura che stavolta ha in palio il destino del Mondo… della Moda e non solo.
Zoolander 2 è una parodia farsesca, ironica e autoironica sul mondo della Moda, sul costume, ma anche sul cinema stesso, sulle sue tendenze. Inside Jokes, cameo illustri fanno da contorno a uno spettacolo che, ridendoci sopra, mette sullo schermo due storie di crescita, di consapevolezza di sé.
Derek e Hansel scopriranno di avere il potere di cambiare le cose, e di non poterlo fare da soli. Tutto il contrario dell'esistenza autoreferenziale in cui hanno vissuto per anni. In tal senso si aggiunge la scoperta per entrambi del valore della famiglia, delle proprie radici, con l'aggiunta della ricerca del proprio figlio per Derek e del padre per Hansel.
Temi semplici, per uno spettacolo semplice, con gag in alcuni casi sboccate, ma comunque divertenti.
Zoolander 2 riesce nell'impresa di superare il primo episodio, aggiungendo l'Epica alla dissacrazione e alla satira ironica e autoironica.
Derek Zoolander e Hansel diventano gli eroi da leggenda di una mitologia contemporanea che non si prende per niente sul serio, in uno spettacolo divertente e consigliatissimo.
1 commenti
Aggiungi un commentoIl primo per me resta inarrivabile... un cult talmente assurdo da risultare indimenticabile.
Spero che anche il 2° episodio si mantenga su standard simili anche se sarà dura.
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