A distanza di poco più di un anno dall’uscita del primo episodio, Life is Strange – sviluppato dai francesi di Dontnod Entertainment e pubblicato da Square Enix – arriva sul mercato in edizione fisica. Distribuito in formato digitale nel corso del 2015, Life is Strange è un thriller “punta e clicca” suddiviso in cinque episodi.
La storia
Maxine Caulfield, detta Max, frequenta la Blackwell, un’accademia nell’Oregon specializzata in Scienze e Arte, costruita su un territorio un tempo condiviso da nativi americani e coloni. A seguito di una strana visione, Max capisce di possedere il potere di riavvolgere il tempo. Modificando la storia, tra passato, presente e futuro, Max si ritroverà a investigare su misteriosi eventi legati all’accademia, il tutto intrecciato a un intenso sentimento d’amicizia che la lega alla sua migliore amica Chloe.
La sceneggiatura, scritta e adattata a più mani, è uno dei punti cardine del gioco. I temi trattati sono diversi, affrontati senza filtri né espedienti con un’ambientazione e un’atmosfera da serie TV americana. La storia di Max non è solo la sua storia, ma anche – o forse soprattutto – la storia di un gruppo di personaggi che si muove in un contesto tangibile, per nulla romanzato. Siamo di fronte a un ibrido, un composto bilanciato che sovrappone l’esperienza di un videogioco a quella delle produzioni per il piccolo e il grande schermo.
I personaggi
Max e Chloe sono i nostri occhi e le nostre orecchie. Attraverso i loro movimenti esploriamo Arcadia Bay, pittoresca cittadina sulla costa dell’Oregon. Il rapporto profondo tra le due ragazze influenzerà moltissimo il corso degli eventi, costellato da episodi malinconici, talvolta molto dolorosi, stemperati con ottimo tempismo da scene meno cupe e spensierate.
Ogni personaggio ha una storyline ben precisa e una scheda dettagliata riportata a mo’ di diario in un menu dedicato. Il cast, composto da studenti della Blackwell, professori e genitori è un altro bel punto a favore del titolo Dontnod. Non sarà difficile affezionarsi, tifare, amare e odiare o trattenere il fiato vivendo le varie vicissitudini. Eccetto qualche raro caso – di personaggi genuini e senza ombre – quasi tutti sono offuscati da un’aura di ambiguità, capace di influenzare profondamente e complicare tutte le nostre scelte da effettuare nell’arco dei cinque episodi.
Il cast è studiato in maniera molto accurata – lavoro che ha portato Maxine Caulfield a vincere il premio come "Miglior Personaggio" al Drago d’Oro.
Temi
In Life is Strange si parla moltissimo di fotografia, ma sono ben altri i temi che arricchiscono l’andamento della storia. Perlopiù ci ritroveremo a riflettere su argomenti piuttosto seri e delicati, trattati di petto, senza alcun tipo di censura. La vita studentesca è un mare in tempesta, un ambiente dove è sempre difficile trovare un po’ di quiete e altrettanto arduo superare completamente indenni una lezione. Tutta la delicata complessità dei turbamenti giovanili è sviluppata in modo da non lasciare al giocatore un attimo di respiro, un intreccio narrativo premiato al Drago d’Oro con il titolo di "Miglior Sceneggiatura".
Vita e morte; amicizia e bullismo; violenza e abbandono; pedofilia e amore. Aspettatevi molti “pugni nello stomaco”, perché nonostante non manchino scene leggere e divertenti, Life is Strange è soprattutto un infinito dramma condito da un muro di istantanee, una Polaroid e viaggi nel tempo.
Gameplay
Come avventura grafica Life is Strange non si distingue per la presenza di elementi originali. Il gameplay è piuttosto semplice, basato principalmente su fasi d’esplorazione e investigazione, più alcune attività extra da portare a compimento, sempre annotate nel diario di Max. Niente enigmi impossibili, quindi, solo tanta esplorazione; le location non sono molte – gran parte dell’azione si svolte alla Blackwell – ma costituite da ampi spazi da perlustrare alla ricerca di indizi. Perciò aguzzate la vista, leggete, ricordate, ragionate attentamente e non lasciatevi sfuggire nulla, perché ogni cosa ha un valore e potrebbe influenzare la storia.
Musica
L’esperienza di gioco è arricchita dalle musiche composte del leader dei Syd Matters, Jonathan Morali. La promozione di Life is Strange è stata associata al bellissimo brano “Obstacles” di Morali, canzone dolce e struggente al contempo che chiude il primo episodio.
Il mood indie-folk – imprescindibile e fondamentale in Life is Strange – è quindi ricreato in sostanza da arpeggi e ritmiche realizzate con la chitarra acustica. All’interno della sountrack ufficiale sono presenti anche brani di altri artisti, come In My Mind di Amanda Palmer. Musiche più cupe e disturbanti segnano invece i momenti più drammatici.
Grafica e sonoro
A una prima occhiata il design e la rappresentazione grafica non appaiono entusiasmanti, ma basterà pochissimo (anche all’occhio meno esperto) per apprezzare il lavoro svolto da Dontnod. Niente texture ad alta risoluzione o dettagli portati all’esasperazione. Tuttavia Life is Strange è un ottimo titolo anche dal punto di vista artistico, con eccellenti scelte nel design, nella ricostruzione degli ambienti e con un sistema di illuminazione molto efficace. L’effetto “disegno a mano” è presente ovunque, sia nel menu – dove viene catalogato ogni progresso, per non perdere nulla – sia nelle ricostruzioni delle scene. Ottimo anche il comparto audio, con suoni ambientali e voci fuori campo ben calibrate e non interferenti. Molto ispirato e incisivo il doppiaggio in inglese.
Conclusioni
Il progetto di Dontnod si è meritato l’attenzione del grande pubblico e un fandom in evidente crescita. La scelta ponderata di inserire una protagonista femminile ha funzionato, perché la sensibilità di Max è energia purissima, in grado di emozionare secondo dopo secondo e far riflettere anche a console (o PC) spenta.
Intraprendente, maturo, evoluto. Uno dei migliori titoli degli ultimi anni. Perché con Life is Strange si cresce con i personaggi e si vive una storia che va al di là del puro intrattenimento videoludico.
Life is Strange è disponibile per PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360 e Xbox One.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID