La storia di Kullervo è il primo tentativo compiuto da J.R.R. Tolkien di scrivere un’opera tragica, oltre che il suo ingresso nella creazione di un mondo mitologico. Se Il Silmarillion, l’opera a cui avrebbe lavorato per buona parte della vita, era il suo tentativo di donare all’Inghilterra una propria epica, la saga di Kullervo, derivata dal finnico Kalevala, è la principale fonte d’ispirazione per il suo Túrin Turambar. È stato lo stesso Tolkien a sottolineare l’importanza che per lui aveva il poema in una lettera (numero 163) indirizzata a W.H. Auden nel 1955. In essa spiegava che l’inizio del Silmarillion “era un tentativo di riorganizzare parte del materiale del Kalevala, specialmente la storia di Kullervo lo sfortunato, in forma tutta mia.”

E, nel 1964, in una lettera (numero 237) indirizzata a Christopher Bretherthon, scriveva che “Il mio primo tentativo di scrivere leggende tutte mie che si adeguassero alle lingue che avevo inventato fu la tragica storia dello sventurato Kullervo del Kalevala finnico. Resta uno dei brani fondamentali nelle leggende della Prima Età (che spero di pubblicare nel Silmarillion), anche se, come I figli di Hurin, è completamente cambiato tranne che per il finale tragico.”

Il testo è stato curato da Verlyn Flieger, professore emerito di mitologia comparata e letteratura medievale presso l’Università di Maryland e uno dei massimi esperti mondiali dell’opera di Tolkien. La Flieger ha curato la recente edizione critica di Il fabbro di Wooton Major e Tolkien On Fairy-Stories e, insieme a Douglas A. Anderson e Michael D.C. Drout, dirige la rivista Tolkien Studies. In italiano è disponibile il saggio Schegge di luce. Logos e linguaggio nel mondo di Tolkien.

La sinossi

Kullervo figlio di Kalervo è forse il personaggio più oscuro e tragico di Tolkien. “L’infelice Kullervo”, come lo definisce Tolkien stesso, è uno sfortunato orfano dotato di poteri sovrumani e avviato a un tragico destino. Cresciuto nella casa dell’oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di ucciderlo quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l’amore della sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago. Tolkien scrisse che La Storia di Kullervo era il suo tentativo di creare una leggenda originale, oltre che un nodo importante nelle vicende della Prima Era: Kullervo infatti è antenato di Túrin Turambar, l’eroe tragico e incestuoso del Silmarillion. Con la sua potenza narrativa autonoma, La Storia di Kullervo è un tassello fondamentale nella struttura del mondo creato da Tolkien, e viene qui pubblicata per la prima volta con annotazioni, saggi e altri materiali sull’opera che ha ispirato l’autore, il Kalevala.

L’autore

John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), massimo studioso di letteratura medievale inglese, è l’autore di Il Signore degli Anelli, definito il libro del secolo XX. Tra le sue altre opere ricordiamo Il Silmarillion, Lo Hobbit, Albero e Foglia, Le avventure di Tom Bombadil, Racconti ritrovati, Racconti perduti, Il fabbro di Wooton Major, Il cacciatore di draghi, Roverandom, I figli di Hurin, Mr. Bliss, La leggenda di Sigurd e Gudrún, La caduta di Artù e Beowulf.

J.R.R. Tolkien, La storia di Kullervo (The Story of Kullervo, 2016)

a cura di Verlyn Flieger

traduzione di Luca Manini eStefania Marinoni

Bompiani – Letteratura straniera – Pag. 272 – 19,00 €

ISBN 9788845281259