Non è fantasy, ma è un bel film che ci racconta una storia in qualche modo fantastica, per questo abbiamo deciso di segnalarvene l'uscita.

Si tratta del racconto di un riscatto, della voglia di farcela, di fallimenti e di rivincite. Parla di vita, quindi vale la pena, anche stavolta, andare "fuori tema".

Matteo Rovere, classe '82, è un giovane regista romano arrivato al terzo film. Il film in questione si intitola Veloce come il vento, e le sue locandine sono spuntate nelle hall dei cinema da diverse settimane. 

Già dal titolo ci ricorda un po' quei film americani in cui ex campioni sportivi vengono richiamati ad allenare una squadra in difficoltà, ma al tempo stesso, non possiamo fare a meno di pensare a pellicole che hanno fatto delle auto e della velocità il proprio marchio di fabbrica.

In realtà, come ben ci racconta Emanuele Manco nella recensione (senza spoilerare), non è un'emulazione di quel tipo di film americani ma una storia davvero made in Italy, che parla i dialetti della nostra Romagna, e ci ricorda che nel nostro paese ci sono artisti e registi in grado di fare un buon cinema, sanguigno e originale, senza scimmiottamenti di sorta.

Veloce come il vento

Veloce come il vento

Articolo di Emanuele Manco Giovedì, 31 marzo 2016

L'escursione del cinema italiano nel dramma sportivo con un film che dosa azione adrenalinica e drammi personali in modo convincente e credibile.

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Sinossi

La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino. Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario.

Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che farà scoprire loro quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.

Infine, vi proponiamo la nota alla regia che porta la firma proprio di Matteo Rovere. 

Note di regia, la parola a Matteo Rovere su Veloce come il vento

Note di regia, la parola a Matteo Rovere su Veloce come il vento

Articolo di Matteo Rovere Giovedì, 7 aprile 2016

Giunto al terzo film, dopo cinque anni dal suo ultimo lavoro alla regia e dopo aver prodotto il fenomeno web dei The Pills, il trentaquattrenne Matteo Rovere in questi giorni arriva al cinema con Veloce come il vento. Il regista romano ci racconta come si sia ispirato alla vita del pilota di rally Carlo Capone per proporre al cinema italiano un film sulle corse automobilistiche. Non è un regista di fantastico, ma vi dimostriamo perché ci piace parlarvene.

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Se vi ha incuriosito, Veloce come il vento con Stefano Accorsi, Matilde De AngelisRoberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli e il giovanissimo Giulio Pugnaghi. vi aspetta al cinema da oggi, prodotto da Fandango e Rai Film.

Il film è stato realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per il Cinema e il sostegno della Regione Lazio con il Fondo regionale per il Cinema e l'Audiovisivo.