Se non lo sapete avete vissuto sulla Luna nelle scorse settimane. Dopo il secondo e il terzo episodio della sesta stagione di Il trono di spade, in originale Game of Thrones sappiamo con certezza che, dopo il finale shock della quinta stagione terminato con l’assassinio di Jon Snow, ossia esattamente come George R.R. Martin aveva concluso il capitolo del personaggio in La Danza dei Draghi, si è fatta luce sulla sua sorte: Jon Snow è vivo, ripreso dalla morte da una magia della Donna Rossa Melisandre (Carice Van Houten).
Non sappiamo se questo è il destino che Martin aveva riservato al personaggio. Il sesto romanzo della serie, The Winds of Winter, non è ancora stato terminato. Se non sono mancate le morti illustri nelle prime puntate, certo è che questa resurrezione potrebbe essere una delle più grosse anticipazioni sul prosieguo della saga letteraria. Se la morti di Doran Martell (Alexander Siddig) o di Roose Bolton (Michael McElhatton), potrebbero anche essere farina del sacco di D.B. Weiss e David Benioff, difficile pensare che la sorte di Jon Snow, uno dei personaggi faro della saga, possa essere diversa da quanto previsto nei romanzi.
Di questo Kit Harington, come Jon Snow, non sa nulla, ma alla rivista L'Uomo Vogue ha rilasciato dichiarazioni su come abbia dovuto tenere la bocca cucita per lungo tempo
Dover mantenere il segreto più assoluto per tutto questo tempo è stato un formidabile test per capire la psicologia di chi mi stava di fronte in base alle supposizioni fatte. Quello che ho compreso è che molta gente sente di avere con Jon Snow una connessione molto più forte di quella che avverto io.
Nel servizio sul numero di maggio – giugno del magazine Condé Nast, in edicola da oggi 17 maggio, l’attore racconta che lavorare con registi diversi in episodi diversi non sia stato problematico, ma ammette di essersi trovato particolarmente in sintonia con Miguel Sapochnik, che l’ha diretto nell'ottavo episodio della quinta stagione Aspra Dimora (Hardhome), nel quale Snow ha condotto i Guardiani della Notte in battaglia contro gli Estranei.
Alla domanda su quale sia stato il ricordo più bello risponde: Le tre settimane in Islanda in cui abbiamo girato la seconda stagione. Perché il paese è bellissimo, la luce del Nord magica, e perché è stato lì che mi sono innamorato
(di Rose Leslie, che nella serie è Ygritte, la sua amante dei Bruti, ndr). Se sei già attratto da una persona e nella finzione è il tuo "interesse amoroso", innamorarsi diventa facilissimo…
Al momento impegnato nell’adattamento diretto da Jamie Lloyd del Doctor Faustus di Christopher Marlowe, alla domanda se la scelta fosse strategica per riposizionare la sua carriera, risponde: Ho fatto delle cosiddette scelte opportunistiche per la mia carriera in passato. Si sono rivelate degli errori, ne sono tremendamente pentito, e non intendo farne mai più. Faustus era la scelta migliore che potessi prendere tra le varie opzioni che mi si sono presentate.
Una scelta istintiva e difficile, come tutte quelle che ha intenzione di fare in futuro.
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