I produttori di Jem e le Holograms parlano di come è cominciato il viaggio per far approdare di nuovo Jem e la sua voce sul grande schermo.
L’idea di re-inventare Jerrica e le sue sorelle per il grande schermo era da tempo un desiderio del regista Jon M. Chu, che era un fan di Jem e le Holograms fin da bambino. Il filmmaker, che ha lavorato con Brian Goldner e Stephen Davis della Hasbro alla realizzazione del film di grande successo del 2013 G. I. Joe – La vendetta, vanta anche una relazione professionale pluriennale con il produttore di blockbuster Jason Blum della Blumhouse Productions, che, tra i vari film per la Universal Pictures, ha prodotto il grande successo del 2014 Ouija insieme a Goldner e Davis.
Chu ha pensato che i pianeti si fossero finalmente allineati favorevolmente quando i quattro produttori hanno cominciato a discutere di come potesse essere – e di cosa servisse a tal scopo – re-immaginare questo amato programma come film live action. Il loro Jem e le Holograms avrebbe mantenuto le stesse idee alla base della serie degli anni ’80, ossia l’emancipazione femminile, l’onestà e l’integrità – insieme alla moda e alla bella musica - ma sarebbe stato adattato anche alle nuove generazioni. Riuscire in questa impresa – e insieme rispettare profondamente i fan irriducibili che hanno trasformato il quartetto di questa serie emblematica in icone della cultura pop – era compito di Chu.
Intorno al collaboratore abituale di Chu, il produttore musicale Scooter Braun, l’eccitazione per la creazione di un’avventura live-action per il grande schermo da una delle più amate proprietà intellettuali degli anni ’80 ha cominciato a crescere. Tutte le persone coinvolte pensavano che questi filmmaker fossero quelli giusti per re-inventare una Jem per la nuova generazione. I produttori si sono accordati sui termini necessari per andare avanti con il progetto e la fase di sviluppo di questo futuro film è cominciata.
Anche se Chu non l’avrebbe saputo che anni dopo, la sua carriera era stata tutta volta a prepararlo a dirigere un film basato sulle avventure di Kimber, Aja, Shana e Jerrica (alias Jem). I suoi due primi film per il grande schermo, Step Up 2 – La strada per il successo e Step Up 3D, gli hanno fornito il know-how per girare sequenze complesse di azione, danza e musica, mentre la sua regia dei due documentari di grande successo di Justin Bieber, Never Say Never e Believe, gli hanno insegnato tutti i trucchi e i dettagli per rendere i retroscena dell’industria musicale.
Chu era al settimo cielo quando ha capito che i suoi colleghi produttori condividevano la sua passione per questo materiale. Come è successo a molti che sono cresciuti negli anni ’80, la passione del regista per Jem e le Holograms è cominciata nel primo istante in cui ha visto la serie per la prima volta. Figlio minore di cinque che, per sua ammissione e con orgoglio, stava “sempre davanti alla televisione”, Chu ha ricordi piacevoli del pacchetto dei cartoni animati della Hasbro degli anni ’80, che comprendeva G.I. Joe, Transformers e Jem and the Holograms. Il regista racconta: Le mie sorelle amavano Jem e, anche se allora non l’avrei mai ammesso con i miei amici maschi, anche io naturalmente lo amavo e giocavo con tutte le bambole della linea.
Il cineasta apprezzava i messaggi positivi che questa serie proponeva ai bambini della sua generazione, oltre all’originalità delle storie e dei personaggi. Era assolutamente imprevedibile,
dice Chu. Non seguiva nessuna regola né andava nella direzione tipica dei cartoni animati. Il robot audiovisivo Sinergy (chiamato allora Energy in italiano) trasformava Jem e le Holograms in eccitanti avatar e loro cantavano e suonavano, lottavano contro le Misfit e vivevano grandi avventure. Andavano dappertutto. Questo genere di coraggio era una cosa che gli altri cartoni semplicemente non offrivano, per questo mi colpiva da bambino. E’ stato fonte d’ispirazione e mi ha formato durante la crescita.
Chu spiega cosa fosse così affascinante in quella serie: Jem era diverso da tutto quello che c’era in TV. A quel tempo non sapevo cosa mi piacesse a parte il fatto che era divertente e che c’era la musica; era una storia di supereroi in cui potevo usare la fantasia e giocare insieme ai miei giocattoli. Solo anni dopo ho capito quanta gioia mi ha dato questo programma e anche che era un coraggioso cartone animato sull’emancipazione femminile. Il nocciolo della serie era restare fedeli alla propria identità e coltivare la propria libera espressione – che fosse attraverso la musica, l’arte, la danza o qualsiasi altra cosa. Jem e le Holograms erano vere paladine di quest’idea.
Brian Goldner elogia gli sforzi di Chu: Questo è stato il progetto adorato per anni da Jon, che si conta tra i più grandi fan della serie. Eravamo ovviamente elettrizzati da quello che aveva fatto con G.I. Joe, e mettere questo immenso impegno in un'altra delle nostre amate serie non era da tutti. Chu restituisce quello che molti sanno da tanto tempo: il fascino di Jem non è solo nella musica e nella moda della serie, ma nel fatto che ti porta con sé in un viaggio emotivo che mescola avventura e amore senza soluzione di continuità
Blum era commosso dalla passione che Chu aveva per questo cartone e la sua idea piena di creatività per il film è stata la ragione principale per cui ha voluto aiutare Chu a portare Jem sul grande schermo. Mi interessa solo lavorare con cineasti che hanno un fuoco dentro e una visione originale rispetto ai film che vogliono creare. L’energia e l’amore di Jon per questa serie sono semplicemente contagiosi. Ha sposato con tutto il cuore il messaggio principale di Jem che per lui è sempre stato solamente quello di essere sé stessi e trovare la propria voce originale, ed è impossibile stargli intorno e non voler saltare a bordo
Il produttore Stephen Davis, presidente degli Studios Hasbro, parla un po’ della storia che ha portato allo sviluppo del film: Non c’è giorno che passa senza che qualcuno mi dica quanto ami Jem e cosa questo cartone e questo mondo significhino per lui o lei. Senza dubbio alcuno è uno di quei programmi tanto amati che è indelebilmente legato a ricordi d’infanzia di creatività, esplorazione e avventura. Quando abbiamo discusso la possibilità di trasformare la serie in un film per il cinema, alla Hasbro l’eccitazione era palpabile. Sapevamo che avremmo potuto fare onore a quello che Christy Marx e lo studio hanno creato negli anni ’80 e, nello stesso tempo, creare qualcosa di unico per il pubblico di oggi.
Concediamoci un momento per permettere a Christy Marx, creatrice della serie iconica che ha accompagnato la linea di bambole della Hasbro, di accompagnarci attraverso i momenti salienti della nascita della serie: Mi sono messa a sedere e il mio approccio è stato elencare tutti gli elementi che la Hasbro voleva: la storia d’amore, la moda e il glamour, ma anche azione e eccitazione. Si trattava di giocolare con tutti questi elementi differenti e metterli insieme, e poi trovare un ricco e completo insieme di personaggi in modo da dare agli altri scrittori che lavoravano alla serie qualcosa con cui giocare.
Anche se il programma è andato in syndication ed è stato sempre più amato, Marx dice che la sua sorpresa è cresciuta nel corso dei decenni. Inizialmente c’è stata una risposta meravigliosa alla serie, ma non mi sarei mai aspettata che durasse quanto è durata. Avere sulla gente il tipo di impatto che ha avuto è una cosa affascinante e gratificante
Riflettendo sulla longevità che ha avuto questo programma, a differenza di molti altri, dice: Sì, Jem parlava di musica e d’amore, ma al nocciolo, era una serie che parlava di persone che si vogliono bene e che tengono l’una all’altra.
Chu sapeva che non sarebbe stato facile trasformare un cartone animato iconico come Jem e le Holograms in un film live-action per una nuova generazione. Il regista riflette: Quando si usa un altro mezzo di comunicazione ci deve essere un cambiamento, e noi non volevamo competere con il cartone. Ci sono anche delle aspettative diverse da parte degli spettatori che seguono la storia in maniera diversa. La nostra più grande sfida era come fare. Inoltre, io pensavo che per conquistare un nuovo pubblico, dovevamo rendere il film contemporaneo senza però perdere l’essenza del leggendario cartone animato, che è coraggioso nella sua narrazione.
Per portare a termine questo compito, il regista e i suoi colleghi produttori si sono rivolti a Ryan Landels, con il quale Chu collabora dal 2010, anno in cui hanno lavorato insieme sulla serie web The LXD: The Legion of Extraordinary Dancers. I produttori gli hanno chiesto di scrivere la sceneggiatura come una storia sulle origini di Jem. Chu dice: Ryan e sua moglie sono grandi fan di Jem, e questa è una delle ragioni per cui lo abbiamo voluto a bordo per cominciare a sviluppare l’idea.
Secondo il regista, la squadra ha cercato costantemente dei modi per rispettare la serie originale. Ci sono riferimenti in tutto il copione, sia che si tratti di battute preferite che di includere i titoli delle canzoni che cantava Jem. Abbiamo addirittura reinventato gli orecchini a stella di Jem per far sembrare che il cartone originale fosse basato su una storia vera. Anche se non si sa niente di Jem, ci si innamorerà di quello che il nostro Jem rappresenta.
Goldner era più che colpito dal lavoro di Landel: Ryan non aveva un compito facile. La serie creata da Christy segue le avventure di un gruppo di giovani donne che stanno cercando di affermarsi nel mondo, senza rinunciare a quello che sono fuori dal palco. La sceneggiatura di Ryan tratta l’idea della fama immediata e di come la gente gestisca la celebrità appena conquistata in maniera deliziosa e insieme innovativa. A questo concetto ha simultaneamente intrecciato un’avventura che coinvolge quattro rocker che vengono da una piccola città e si ritrovano a Hollywood a inseguire il loro sogno.
L’abile guida da parte di Chu dello sviluppo di Jem e le Holograms ha lasciato di stucco i suoi colleghi produttori, che erano attratti dall’idea di Landel e Chu di voler inserire i fan più fanatici di Jem all’interno del film stesso. Con il suo utilizzo di clips in cui i fan cantano raccontando le loro storie di come Jem li abbia influenzati o esibendo i loro talenti, il film rende omaggio alle persone i cui risultati creativi sono stati ispirati da Jem.
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