Dopo le appassionanti avventure di Lilo & Stitch torneremo in Polinesia con quello che sarà il 56° film Disney: Moana, diretto da Ron Clements e John Musker. Negli USA sarà al cinema il 23 novembre 2016. Un mese dopo in Italia, diventando il nostro film d'animazione natalizio.
Prodotto da Osnat Shurer (Pixar) e, quasi ovviamente, da John Lasseter, il film è il primo diretto dalla coppia Clements e Musker (Basil l'investigatopo, La sirenetta, Aladdin, Hercules, Il pianeta del tesoro, La principessa e il ranocchio) a essere interamente animato in computer grafica.
Musker ha iniziato la propria carriera in Disney come sceneggiatore, nel 1985, con Taron e la pentola magica di Ted Bernan e Richard Rich.
Il cast
Se non si hanno ancora informazioni sui doppiatori italiani, sappiamo che nella versione originale troveremo Auli'i Cravalho e Dwayne Johnson come voci principali, rispettivamente della Principessa Moana Waialiki e del semidio Maui; insieme a loro ci saranno Phillipa Soo (che doppierà una popolana oceanica) e Alan Tudyk, attore con lunga esperienza in doppiaggio (L'era glaciale, Ralph Spaccatutto, Frozen – Il regno di ghiaccio, Big Hero 6, Zootropolis), di cui a breve verrà annunciato il personaggio.
Per Auli'i Cravalho vi proponiamo questo video speciale, una specie di dietro le quinte del provino, con la partecipazione dei registi e della coproduttrice.
Johnson ha partecipato tempo fa alla presentazione del film, eccolo in un'immagine decisamente eloquente, che lo mostra già in parte.
La sinossi
Tremila anni fa, i più grandi navigatori del mondo viaggiavano attraverso il vasto Oceano Pacifico Meridionale, alla scoperta di nuove isole dell’Oceania. Ma poi, per un millennio, i loro viaggi si interruppero… e a oggi nessuno sa il motivo. Dai Walt Disney Animation Studios arriva Moana, una travolgente avventura musicale animata in CGI che vede come protagonista una vivace adolescente che naviga in un’eroica missione per dimostrare a sé stessa di essere una grande “WayFinder” e per completare l’incompiuta missione dei suoi avi.
Durante il suo viaggio incontrerà quello che una volta era un potete semiDio, Maui, e insieme attraverseranno il mare aperto in un viaggio ricco di azione, incontrando enormi creature infuocate e ostacoli impossibili.
Da Moana a Oceania
Veniamo al dunque: in alcuni paesi europei, compreso l'Italia, il film si intitolerà Oceania, anziché Moana. E se in lingua originale il nome della protagonista è Moana, in alcuni paesi europei è stato cambiato in Vaiana, per motivi di diritti che lo rendevano inutilizzabile oltreché per evitare confusione, in Italia, con l'omonima attrice pornografica Moana Pozzi.
Una decisione che ha fatto subito il giro della rete e, a parere di chi scrive, a tratti ridicola e maliziosa (prescindendo dalla questione dei "diritti").
Poco importa se Moana significhi oceano in molte lingue polinesiane e che, similmente Vaiana in tahitiano significhi acqua di grotta: è stata persa l'occasione per restituire una certa dignità a un nome da un bel significato e si perseguirà questa discutibile tendenza a proporre al pubblico italiano qualcosa di diverso dal progetto concepito inizialmente. Il tutto per una serie di considerazioni che, soprattutto in fatto di nomi, potrebbero veramente lasciare il tempo che trovano, ma che ci fanno ritrovare con due nomi diversi per indicare film e protagonista mentre nella versione originale un nome basta per tutto.
Come avreste reagito se la sirenetta Ariel fosse stata chiamata Salina, per via dell'omonimia col noto sapone per lavatrice? Eppure avrebbe rievocato il mondo del mare! E se Elsa, Pocahontas, Tiara o Merida (giusto per citarne qualcuna, considerando che anche Moana entrerà tra le Principesse Disney) avessero subito lo stesso destino per una qualche giustificazione?
Per non parlare di tutte le Selene che, allora, avrebbero dovuto chiedere il cambio di nome all'anagrafe.
Tuttavia, per concludere, ricorderemo il buon William Shakespeare:
Che cos'è un nome? Quella che chiamiamo "rosa" anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.
E questo ci porta a osservare, invece, che finalmente sia stata concepita una protagonista dai tratti più realistici, con una fisicità non filiforme ma armonica, con scuri capelli e pelle olivastra. Un altro bel passo, come spesso la Disney ha fatto, perché tutte le bambine possano di volta in volta sentirsi vicine alle loro eroine e prendere spunto per i loro processi di crescita.
In attesa delle prossime novità vi proponiamo la nostra gallery con tutte le immagini reperite in rete e i trailer.
2 commenti
Aggiungi un commentopenso sia normale almeno per l'italia non usare il nome moana anche perché dopo magari un bimbo cerca su Google "moana dvd ""moana film" non penso che gli esce pagine inerenti al film della Disney
E' bastato googlare per vedere che la rete trovi di tutto, però in proporzione in questo momento sono più le immagini sul nuovo film Disney, e questo mi fa ben sperare, ma sarei ipocrita se negassi la realtà.
Quel che dico e sostengo nell'articolo è che, però, si sarebbe potuto cercare di non storpiare il tutto: titolo del film, nome della protagonista e chissà che altro.
Un mio amico criticava questa scelta perché la sua amica Moana non vedrà mai restituire dignità al proprio nome, e questo dispiace, soprattutto quando scopri che il significato è bellissimo.
Ma allora tutte le Selene che avrebbero dovuto fare? E i Rocco? E le Eva?
Eppure la gente continua a chiamare i figli con questi nomi.
Secondo me resta una scelta infelice che in qualche modo enfatizzerà l'omonimia. Molti giornali ci hanno già sciallato per compiangere la tizia in questione.
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