Dopo aver interpretato The Conjuring, le persone vengono da voi a raccontarvi le loro storie spaventose?
Vera Farmiga: No [ride]. Nessuno pensa che io sia una chiaroveggente – nessuno domanda.
Patrick Wilson: Nessuno pensa che tu sia una chiaroveggente (rivolto alla Farmiga). Stranamente pensano che lo sia io [ride]. No, ci credono davvero.
VF: Ma, sì, le persone sono desiderose di condividere le loro storie incredibili, le loro esperienze con il misticismo. Sì, assolutamente, sì.
Che tipo di consigli potete dargli?
PW: Sì, che cosa gli hai detto?
VF: Non gli propino assurdità. E tra l'altro, Lorraine prende ancora le chiamate, ancora, a ottant'anni in Connecticut.
PW: Sì, questa è stata una grande cosa. Il suo numero non è mai stato in elenco.
Quando pensate a questo film, lo vedete un film horror con un elemento di storia d'amore o è una storia d'amore con elementi horror?
VF: Tu come l'hai vissuto?
La storia d'amore è quella che mi colpisce per prima.
VF: Penso di sì, sì.
PW: Beh, io dico questo: la più grande risposta che ho ricevuto dal primo film – e sono sicuro che sia lo stesso per Vera – è la gente che dice, 'non mi piacciono per niente i film che fanno paura, ma The Conjuring mi è piaciuto. Non era solo un grande film dell'orrore; è stato grande film. 'Mi piace! Penso che questo sia ciò che il primo film ha fatto – trascendere il genere. Credo che se questo non era lo scopo prefisso, si voleva sicuramente realizzare una grande storia sulle relazioni e l'umanità e raccontare una storia d'amore sulla loro relazione e come funziona in questo mondo.
Così, persone diverse reagiscono al film in modi diversi. Alcuni vogliono solo parlare delle paure; alcune persone vogliono solo parlare della nostra scena in camera da letto o la scena di Elvis o qualcosa del genere. Non c'è niente di peggio che qualcuno dica: 'Questo film ha tutto. (Risate) Ma questo è ciò che rende un film resistente alla prova del tempo, certamente all'interno del genere.
Io non sono un grande fan dell'orrore, o conosco ogni film horror come [il regista] James Wan. Mi può citare almeno 10 film dei quali non ho mai sentito parlare. Ma, per me, quando penso a Shining o Poltergeist, riguardano persone a te care e di come vengono coinvolte. E così per alcuni, questi personaggi che si amano così tanto sono diventati la pietra angolare di questo franchise.
VF: È sempre stato il mio approccio. Non sapevo nulla di Lorraine Warren quando è arrivata la proposta, e come ho appena ho visto su google tutti i video dell'epoca, sono rimasta deliziata da questa coppia. Sono così maledettamente simpatici e affiatati; hanno un affiatamento innegabile. Quindi, per me, far parte di questo progetto avrebbe significato molto di più. Voglio dire, per me si tratta di una storia d'amore.
Dopo aver conosciuto Lorraine, che cosa avete portato del loro rapporto di coppia sullo schermo?
VF: Anche in questo caso, io cerco sempre di tirar fuori l'amore, il grande amore, perché quando stavamo con Lorraine, il tempo trascorso a parlare di Ed e di loro due insieme, lei trasudava amore. È così palpabile – cosa fossero l'uno per l'altra – lo senti, e questo è proprio quello che cerco di fare. Cerco solo di visualizzarlo in modo accurato attingendo al loro grande amore.
PW: Sì, questo è molto vero.
VF: E ho chiesto di poter ballare, no?
PW: Ti stai prendendo il merito per tutto?
VF: [Ride] Voglio il merito di questo. Ho chiesto di ballare questa volta.
PW: Oh, giusto.
VF: Ho ballato! Lui è un grande ballerino; Io sono un grande ballerina [ride].
PW: Sì, nel terzo numero tre partecipano a una gara di ballo [ride]. Salsa, in realtà. Probabilmente non sapete questo di Lorraine. È bravissima a ballare il Mambo.
Sono successe cose inquietanti sul set? Hai girato un video come ha detto James Wan?
PW: Sì. Non ho il mio telefono con me. Ebbene, i produttori hanno voluto che un prete benedicesse il set il primo giorno di riprese, che non guasta, davvero.
Non vorrei parlarne troppo, ma, sì, immaginati un teatro di posa con le tende dal pavimento al soffitto. E una notte dopo le riprese, uno dei pittori notò che questi enormi tende si agitavano violentemente – senza porte aperte, senza ventilatore acceso, niente di niente. È piuttosto strano. Così le ha filmate, da davanti, da dietro, senza riuscire a capire la fonte del movimento. Si va avanti per circa un minuto. A quanto pare lo hanno percepito come un evento molto, molto strano perché nient'altro si muoveva intorno. Non c'era altro mosso dall'aria. Non si può nemmeno sentire aria che soffia. Vedi solo queste tende in una sorta movimento frenetico.
Patrick, hai fatto un sacco di film con una presenza demoniaca. Hai qualche consiglio da dare o ti senti pronto adesso se mai ti succedesse qualcosa del genere?
PW: Penso che riderei perché so che non sarebbe così spaventoso come le cose che ha escogitato James [ride]. Mi hanno posto questa domanda molte volte ma, semmai, sono meno diffidente, perché mi sento come se ne avessi approfondito ogni aspetto e non ci bado. Sono affascinato dalle storie del paranormale, ma non mi spaventano. Se anche esistessero, non credo che ogni spirito sia malvagio. Forse mi dispiace per più di loro, immagino. Non lo so. Questo mi incuriosice. Se credi in queste cose, cerchi di capire per prima cosa: perché quella persona non è passata oltre? Credo che sia qualcosa di inaspettato.
Tra i due film, James ha diretto Furious 7, una produzione spettacolare e ad alto bugdget, e The Conjuring 2 sembra avere un respiro più ampio e intensa rispetto del primo. Hai notato personalmente qualche segno di cambiamento o di crescita in lui come regista tra allora e adesso?
VF: Non ne sono sicuro. James ed io abbiamo un modo di lavorare molto specifica. Sono sicuro che ha lavorato con me in modo diverso rispetto a Vin Diesel [ride].
PW: Ci assomigli [ride].
VF: Voglio dire, lavora con me in un modo tutto nostro e che ha fare molto con la coreografia, come Bob Fosse – mi dice cosa fare, letteralmente, girando la testa a tempo e dicendomi cose come: 'Chiudi la bocca un poco?'. Riguarda il movimento, ed è molto preciso. Mi dirige come una ballerina nel nostro rapporto molto particolare.
PW: Sì, questo è interessante. Perché sa che fai i compiti a casa e sei in grado di riempire gli spazi vuoti.
VF: All'interno di questo film, Lorraine tende ad avere questi lunghe e coreografate scene che si risolvono con il movimento e la tempistica. Così io e lui abbiamo un tipo molto specifico di collaborazione.
PW: Sì, e tra i film del franchise, abbiamo fatto un altro film insieme – Insidious 2 – e poi ha fatto Furious 7. Era così coinvolto, in un franchise da un miliardo di dollari, che l'ho visto spingersi oltre, con lunghe riprese e frenetici movimenti di macchina. Quando guardi Furious 7 è così [fa il gesto di un taglio veloce].
La cosa emozionante per lui è stata tornare a lavorare a questo progetto, avendo sperimentato come si lavora “dall’altra parte”, in produzioni con enormi sequenze d'azione, un budget spropositato e tantissimo tempo da dedicare ad un scena. Se mai, penso che gli abbia dato la fiducia necessaria per tirare fuori qualcosa di simile nella scena in cui Ed sta parlando con Bill, e la macchina da presa è vicinissima, proprio qui [tiene la mano vicino alla faccia], per tutto il tempo, lunga più o meno tre minuti.
Mi ricordo di quando arrivò quella mattina ed era molto emozionato. Ero un po' nervoso perché di solito non c'è bisogno di imparare così tante pagine [ride], ma ho voluto fare tutta questa cosa in un piano sequenza. Quindi ti dici: 'Va bene. Imparerò le mie battute.'
Penso che la sua esperienza in Furious 7 gli abbia dato la libertà e la fiducia per dire: 'Va bene, vediamo di lavorare insieme con queste persone,' perché questo film è completamente diverso. Credo che lo abbia reso in grado di prendere una direzione completamente opposta.
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