In prima serata ho potuto assistere a circa venti minuti di proiezione de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, il terzo e ultimo atto della versione cinematografica di Peter Jackson tratta dai libri di Tolkien.
Come previsto le scene che pochi di noi hanno avuto il privilegio di vedere sono apparse eccezionali, e lasciano intendere che Jackson e tutto lo staff della New Line Cinema saranno sicuramente in lizza per l’assegnazione dell’ Oscar di quest’anno e che hanno tutta l’intenzione di vincerlo.
E perché no? Il Ritorno del Re ha tutte le carte in regola per vincerlo.
Abbiamo visto circa cinque sequenze complete. Un paio di loro con Frodo, Sam e Gollum. Altre due erano impressionanti scene di battaglia. Abbiamo visto Liv Tyler (Arwen), Viggo Mortensen (Aragorn), Bernard Hill (Re Theoden) e Hugo Weaving (Elrond) e anche Elijah Wood (Frodo) e Sean Astin (Sam) in tutto il loro splendore.
Una cosa colpisce particolarmente, l’uso della possente colonna sonora di Howard Shore che trova la sua massima espressione proprio ne Il Ritorno. Jackson, in questa ultima fase, mostra tutto il suo talento nell’uso degli effetti speciali.
In particolare una sequenza di guerra, che comincia con circa 500 comparse che diventano un intero esercito mentre le figure generate dal computer invadono la scena, una cosa veramente impressionante da vedere sul grande schermo.
Che sia la volta buona perché Il Ritorno possa essere premiato con un nutrito numero di Oscar? Sicuramente Peter Jackson è in pole-position per ottenere quello per la miglior regia, un meritato riconoscimento ad una impresa sicuramente titanica. Quest’anno, inoltre, forse per la prima volta, Hill, Astin e un paio degli altri interpreti potrebbero ottenere l’Oscar per il Miglior Attore non Protagonista.
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