A luglio 2016 è arrivato in edicola il terzo appuntamento annuale con i volumi della collana Dragonero Speciale della Sergio Bonelli Editore. Quest’albo, intitolato Il Globo delle Anime, è stato scritto da Stefano Vietti, co-creatore di Dragonero, e disegnato da Gianluca Pagliarani che si avvale alla colorazione di Piky Hamilton.
Il Globo delle Anime è strettamente legato al numero 38 della serie mensile di Dragonero, che vi consiglio di leggere prima di quest’albo, nonostante la storia sia capibile anche da chi non l’abbia letto.
Inizia tutto durante una missione che Ian Aranill, detto Dragonero in seguito all’uccisione di un Drago, scout dell’esercito imperiale, sta eseguendo in compagnia degli amici Gmor, un orco, e Sera, un’elfa silvana. I tre sono sulle tracce di alcuni corsari che, per vendicarsi di una banda di orchi che ha razziato e massacrato il loro villaggio, sta comprando armi illegalmente. Quando Ian e gli altri raggiungono il gruppo di corsari, essi stanno acquistando un antico demone divora anime.
In seguito all’apertura del contenitore che custodisce il demone, Sera perde l’anima e Ian e Gmor corrono dall’amico Luresindo Alben, un potente mago, in cerca di aiuto.
Un’ottima sceneggiatura di Vietti accompagnata dai bei disegni di Pagliarani. La storia scorre bene, senza interruzioni o passaggi oscuri da una tavola all’altra. I cenni ad altre storie non interferiscono con il racconto che può essere letto da chiunque, anche da chi prendesse in mano un volume di Dragonero per la prima volta.
I personaggi sono costruiti su alcuni stereotipi fantasy, ma presentano anche tratti originali. Chi si aspetterebbe di vedere un orco in compagnia di un’elfa silvana? Eppure eccoli qui, ognuno con le caratteristiche del proprio popolo (l’orco Gmor è grosso e testardo, l’elfa silvana minuta, aggraziata e amante della natura), ma questo non impedisce loro di essere fortemente legati. Un legame ben espresso e messo in evidenza dalla storia e dai disegni di Pagliarani.
Quest’ultimi danno un ulteriore spessore emotivo al racconto, grazie ai primi piani dei personaggi, disegnati con uno stile molto realistico. Anche i colori di Hamilton aiutano il lettore a calarsi emotivamente nei panni di Ian, il protagonista di Dragonero. Inoltre, la scelta dei toni opachi per i luoghi lugubri e il contrasto con i toni accesi delle battaglia dà all’albo un forte impatto emozionale.
Gli amanti del fumetto fantasy Bonelliano non possono proprio perdersi quest’albo, ma anche chi non vuolesse impegnarsi economicamente tutti i mesi per seguire la serie regolare, troverà ne Il Globo delle Anime un ottimo compromesso.
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