Dopo Le cronache del ghiaccio e del fuoco un’altra serie ideata da George R.R. Martin dovrebbe arrivare in televisione. Il condizionale è d’obbligo, è lo stesso scrittore a utilizzarlo, certamente memore di tutti i suoi progetti – Doorways in particolare – che sono stati sul punto di arrivare in televisione ma che, per un motivo o per l’altro, non lo hanno fatto. In questo caso si tratta di Wild Cards, serie lunghissima nata nel 1986 e di cui a breve verrà pubblicato il ventitreesimo volume. I diritti, ha spiegato Martin sul suo Not a blog, sono stati acquistati da Universal Cable Production (UCB), e lui si augura che quella per cui i lavori inizieranno a breve sarà solo la prima di diverse serie interconnesse.
Del resto proprio questa è una delle caratteristiche di Wild Cards, libri dotati di un gran numero di protagonisti ideati da quasi altrettanti scrittori – con Martin che è solo uno dei tanti, anche se lui ha sempre ricoperto anche il ruolo di curatore dei singoli volumi – le cui vicende si intrecciano fra loro formando una storia che è più grande della somma delle singole parti. Il progetto è stato affidato a Melinda M. Snodgrass e Gregory Novecek. Quanto a Martin stesso, ha ricordato di avere già un impegno personale con HBO e un romanzo da scrivere, perciò rimarrà a guardare dall’esterno gli sviluppi di un progetto per il quale è comunque molto eccitato.
Presente fra gli autori di Wild Card fin dalla sua nascita, la Snodgrass ha creato personaggi quali il dottor Tachyon, Roulette, Blaise Andrieux e altri che non si sono visti negli otto libri pubblicati fino a questo momento in italiano: il dottor Bradley Finn, Topper, Double Helix e Franny Black. Oltre a scrivere romanzi e racconti e ad affiancare da anni Martin nel lavoro di editing di Wild Cards la Snodgrass è attiva anche come sceneggiatrice e produttrice per il cinema e per la televisione. Ha lavorato, fra l’altro, per Star Trek: The Next Generation, Oltre i limiti, Odyssey 5 e Profiler – Intuizioni mortali.
Novecek ha prodotto Jeremiah, Red e Secret Origin: The Story of DC Comics.
UCB crea programmi televisivi e digitali visibili attraverso diverse piattaforme e ha una distribuzione internazionale. Fra le serie che ha realizzato vi sono Caprica, 12 Monkeys, The Magicians, adattamento dell’omonimo romanzo di Lev Grossman (2015) e Colony (2016).
Nell’immaginazione narrativa il mondo di Wild Cards diverge dal nostro il 15 settembre del 1946. Quel giorno un virus di provenienza aliena viene rilasciato nel cielo di Manhattan e si diffonde sulla terra, innestandosi nel DNA delle persone con effetti assolutamente imprevedibili. Il 90% delle persone che contraggono l’infezione pesca la Regina Nera di un immaginario mazzo di carte e muore in modo orribile. Il 9% pesca il Jolly, o burlone, e il suo corpo viene deformato in modo diverso da quello di chiunque altro. Il restante 1% pesca l’Asso, e viene benedetto dal manifestarsi di straordinari e imprevedibili poteri. Da quel momento il mondo non sarà più lo stesso.
Il primo volume, Wild Cards. L’origine, è giunto in finale al Premio Hugo. Noi ne abbiamo pubblicato la recensione.
Dopo la traduzione dei primi due libri da parte di Rizzoli nel 2010, fra il 2013 e il 2014 è subentrata Mondadori. La casa editrice milanese ha ripubblicato quei due volumi e portato avanti la serie fino al nono, Il castello di cristallo, prima di fermarsi a causa delle vendite insoddisfacenti, come ci è stato confermato in un incontro svoltosi nella sede di Segrate lo scorso mese di aprile.
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Da un incontro in Mondadori per la presentazione della nuova collana tanti spunti di riflessione sul passato, presente e futuro dell'editoria del fantastico.
LeggiNon sappiamo se la realizzazione della serie televisiva porterà alla traduzione di altri libri ambientati in un mondo che negli Stati Uniti ha contribuito ad arricchirsi ben tre decenni grazie alla fantasia e alla penna di Howard Waltrop, Walter Jon Williams, Stephen Leigh, Victor Milán, John Jos. Miller, Gail Gertsner Miller, Edward Bryant, Leanne C. Harper, Arthur Bryon Cover, Chris Claremont, Lewis Shiner, Walton (Bud) Simons, Steve Perrin, Royce Wideman, Pat Cadigan, Sage Walker, Laura J. Mixon, Parris, William F. Wu, Michael Cassutt, Kevin Andrew Murphy, Daniel Abraham, Ty Franck, Bob Wayne, S.L. Farrell, Carrie Vaughn, Caroline Spector, Christopher Rowe, Ian Tregillis, David D. Levine, David Anthony Durham, Cherie Priest, Paul Cornell, Craig Chrissinger, Mary Anne Mohanraj, Max Gladstone, Marko Kloos, Diana Rowland, Bradley Denton, Saladin Ahmed, Roger Zelazny e naturalmente degli stessi Martin e Snodgrass.
Tutti loro hanno contribuito a creare romanzi, graphic novel, giochi, ma soprattutto un universo, a giudizio di Martin ampio, vario e affascinante quanto i fumetti di Marvel e DC, anche se più cupo e più realistico, con un’infinità di personaggi fra protagonisti e comprimari. Al suo interno ci sono migliaia di storie, Jetboy, i Quattro Assi, il dottor Tachyon, la Grande e potente Tartaruga, Modular Man, Yeoman, Capitan Trip, Fortunato, il Damerino, Crisalide, Water Lily, Bagabond, Peregrine, Carnifex, Mackie Messner e molti altri. Martin non sa su quali personaggi si concentreranno Snodgrass e Novecek, e ha pubblicamente invitato gli appassionati a lasciare i propri suggerimenti sul suo blog, sapendo che la produzione darà almeno uno sguardo e quei nomi. Solo su uno è ragionevolmente certo di poter dire che ci sarà: Croyd Crenson, il Dormiglione. Non sarebbero le Wild Card senza di lui.
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