Mine è al cinema

Arriva al cinema un nuovo film italiano, in una produzione internazionale, che si sta rivelando ben congeniato, ben diretto e prima di uscire fa già molto parlare di sé. Protagonista un irriconoscibile damerino, Armie Hammer, nei panni di un marine americano che se farà un altro passo rischierà la propria vita. Uno psicothriller da non perdere: leggete di seguito, vi spieghiamo perché.

Armie Hammer in Mine

Articolo di Maria Cristina Calabrese

Giovedì 6 ottobre 2016

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Sinossi
La recensione
Il trailer

Mine è un film scritto e diretto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, in una coproduzione italo-ispanico-americana con protagonista Armie Hammer (The Social Network, Mirror Mirror, The Lone Ranger) insieme ad Annabelle Wallis, Tom Cullen, Clint Dyer, Juliet Aubrey e Geoff Bell. Prodotto da Safran Company, quel Peter Safran produttore di Buried (2010), questo thriller molto particolare arriva oggi nelle nostre sale grazie alla distribuzione di Eagle Pictures.

Non è certamente un fantasy e di fantastico ha ben poco, ce ne rendiamo conto fin dal titolo e non appena leggiamo la sinossi.

Decidiamo di parlarne, però, perché è un altro film italiano che a nostro giudizio merita attenzione: nel marasma di tante pellicole senza arte né parte ogni tanto, ma per fortuna in questo ultimo periodo con più frequenza, il nostro cinema italiano ci regala degli interessanti contributi, spesso insoliti, in cui vengono affrontati temi importanti. Dopo Paolo Gaudio (Fantasticherie di un passeggiatore solitario), Matteo Rovere (Veloce come il vento) e Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) quest'anno arrivano Fabio & Fabio, che trovano nel deserto il luogo deputato alla ricerca di se stessi, attraverso mille e una metafora in un percorso immobile di paura del dolore, e il rischio di perdere uno dei beni più preziosi facendo (fisicamente) un passo di troppo.

Sinossi

Un soldato (Armie Hammer) sta tornando al campo base dopo una missione, ma inavvertitamente poggia il piede su una mina antiuomo. Non può più muoversi, altrimenti salterà in aria. In attesa di soccorsi per due giorni e due notti, dovrà sopravvivere non solo ai pericoli del deserto ma anche alla terribile pressione psicologica della tutt'altro che semplice situazione. Dal produttore di Buried – Sepolto, un altro thriller adrenalinico, questa volta diretto da due geniali registi italiani.