Torna sugli schermi The Changeling, che nonostante il titolo tradizionalmente fantasy (e nonostante nel film del lontano 1980 uno dei personaggi crede a un certo punto di vedere "uno gnomo"), è in realtà una bellissima ghost story, ispirata in modo solo vago al celebre sortilegio follettesco.
Niente elfi, nani, draghi e mondi incantati, insomma, bensì - è bene farsene subito una ragione - fantasmi. Ectoplasmi di quelli classici, che non fanno dormire la notte, che rompono gli oggetti e, non sapendo come sfogarsi, se la prendono con i vivi.
Lo stesso, se pure con una punta di pignoleria, si può definire il film una sorta di versione moderna e originale dell'incantesimo tanto caro al Piccolo Popolo. E a ogni modo, più generalmente, The Changeling è un bel film che in passato meritava più successo.
Fra gli attori del 1980 figuravano il grande George C. Scott, Trish Van Devere (al tempo i due erano sposati) e Melvyn Douglas. Grazie al film, Scott e la Van Devere vinsero il Genie Award.
"Come sei morto, Joseph? Sei morto in questa casa? Perché sei rimasto?". Imperdibile la terrificante scena della medium che cerca di mettersi in contatto con l'entità della casa stregata dove il protagonista, il compositore e professore di musica John Russell, è andato ad abitare per ributtarsi sul lavoro e tentare di dimenticare la tragica morte della moglie e della figlia.
A occuparsi del remake sarà Peter Medak, regista del The Changeling di venticinque anni fa. Pare però che Medak abbia passato gli ultimi mesi a... scartare sceneggiature. Per questo motivo, il buio della casa infestata è ancora molto fitto e l'inizio delle riprese appare abbastanza lontano.
Ma il piccolo Joseph, nella sua stanzetta sopra la scala, è abituato ad attendere.
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