Cosa fareste se, per scappare da un futuro disastroso in cui la morte dell'umanità è vicina, veniste catapultati indietro nel tempo?
Tentereste di amalgamarvi e di vivere una vita normale o fareste di tutto per evitare che il futuro dal quale state scappando si verifichi?
Il primo aspetto importante da sottolineare è che Ann Brashares, diventata famosa con un libro di narrativa per ragazze intitolato Quattro amiche e un paio di jeans, sia riuscita ad affacciarsi al mondo fantastico. Normalmente, nell’universo letterario, è difficile che un autore riesca ad affacciarsi a generi diversi. Di norma vengono “incatenati” a quello che li ha resi famosi.
La trama alla base di Qui e ora è bella e molto originale. Una colonia di viaggiatori del tempo scappa dalla propria epoca per evitare un futuro terribile: povertà, malattie e altri fattori hanno distrutto la terra.
I viaggiatori sono tornati indietro per vivere serenamente le loro vite, cercando di non ambientarsi troppo nell’epoca in cui sono giunti ed evitando di avere contatti con le persone del posto.
La vita per loro è difficile: piena di regole, bugie e punizioni…
Prenna cerca di rispettare tutto quello che le è stato imposto, ma la presenza di Ethan non la aiuta. Il suo cuore la spinge verso di lui, ma le regole della sua gente le intimano a stargli lontano.
I presupposti per un bel libro ci sono tutti: la trama, la storia d’amore complicata, eventi catastrofici…
Sebbene nella mano l’autrice avesse delle buone carte, non ha saputo giocarle al meglio. La scrittura non rende giustizia al libro. Benché Ann Brashares abbia un buono stile di narrazione ha semplificato esageratamente la trama.
Le cose succedono troppo in fretta e non vengono approfondite a sufficienza. Come ad esempio, il primo bacio. Gli scrittori normalmente gli danno molta importanza raccontando tutto lo spettro di emozioni che investe i protagonisti. In questo caso, invece l’autrice riduce l'amore ai minimi termini.
Alcuni lettori non amano le lunghe descrizioni, tuttavia in questo libro non sono state proprio utilizzate. Vengono fornite le minime informazioni necessarie per comprendere la storia e niente di più.
Invece, la narrazione non è coinvolgente, e il finale lascia un sentore di incompiuto. Come se alla storia mancassero delle parti o dei capitoli.
Il lettore non ha il tempo di affezionarsi ai protagonisti e la trama manca di momenti adrenalinici che invoglino alla lettura.
Persino il finale è risultato semplicistico, in quanto le problematiche si risolvono troppo facilmente, senza troppe lotte. Se l’autrice avesse dedicato più tempo e spazio alle emozioni e ai vari scenari, forse sarebbe potuto diventare un bel libro.
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