Atlas Ufo Robot fu il nome con cui nel 1978 i bambini (solo loro?) scoprirono, sull'allora Rete Due, uno dei mecha più amati del mondo degli anime, Goldrake, lo straordinario robot che difende la Terra a colpi di maglio perforante e alabarda spaziale dai malvagi alieni venuti da Vega. Fu prodotta dalla Toei Animation e ideata da Gō Nagai sulla base del suo omonimo manga.

C’era una volta Goldrake – La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la tv italiana è un attento e curato saggio, ottimamente strutturato e ricco di informazioni per veri intenditori, con cui lo scrittore, e grande esperto di Goldrake, Massimo Nicora ripercorre come il mondo dei mecha e degli ufo abbia trovato il proprio terreno fertile in Giappone per poi conquistare il cuore di spettatori occidentali.

Sinossi

Il viaggio inizia negli Stati Uniti degli anni Cinquanta. Siamo nell’epoca d’oro dei film di fantascienza che si alimentano delle suggestioni della Guerra Fredda e che sono caratterizzati da due elementi fondamentali, alieni e ufo, che avranno una profonda influenza sulle successive produzioni giapponesi riconducibili a quella che viene comunemente definita space opera. Una miscela di idee in parte mutuate dalle pellicole americane e in parte originali che a loro volta rappresentano l’humus di cui si alimentano le produzioni robotiche firmate da Gō Nagai, il creatore di Mazinger z (che in Italia diventerà Mazinga z, 1972), Great Mazinger (Il Grande Mazinger, 1974) e Ufo Robot Grendizer (Atlas Ufo Robot, 1975).

Partendo dalla nascita di Mazinger z, si ripercorre la parabola di Nagai raccontandone i debiti, le novità e le suggestioni, sottolineando di volta in volta gli aspetti più interessanti e peculiari che lo hanno portato a definire la sua poetica robotica fino alla creazione di Ufo Robot Grendizer. Si passa quindi a illustrare come il boom degli ufo nel Giappone degli anni Settanta abbia rappresentato la spinta, la molla per creare una nuova serie animata il cui protagonista e i cui avversari fossero gli Ufo Robot. Prima di arrivare a ufo Robot Grendizer, però, il percorso è stato lungo e articolato. Dalla creazione di un film cinematografico da cui la serie trae ispirazione, fino alla definizione di tutti i personaggi, Nagai è riuscito a creare un prodotto atipico in cui alla classica battaglia tra robot giganti si affiancano toni da tragedia shakespeariana, introspezione, psicologia dei personaggi.

Un mix di elementi dai risultati controversi in Giappone, ma che desta l’attenzione di un giovane francese che si trova a Tōkyō per affari a metà degli anni Settanta. Da questo momento inizia un’avvincente avventura fatta di colpi di scena e di tante curiosità, una sorta di romanzo corale con molti protagonisti (da Bruno René-Huchez a Jacques Canestrier, da Maurice Ulrich a Jacqueline Joubert, da Guy Maxence a Michel Gatineau) di cui, per la prima volta, sono chiariti ruoli e responsabilità grazie a interviste e documenti che sono stati analizzati e confrontati al fine di stabilire la verità storica degli eventi.

Ufo Robot Grendizer diventa così Goldorak conquistando milioni di bambini francesi e destando la perplessità degli adulti che si trovano a fronteggiare quella che viene definita, in maniera appropriata, la folie Goldorak.

Dalla Francia all’Italia, passando per l’anonimo padiglione di una mostra dedicata a film e a telefilm presso la Fiera di Milano, Goldorak si trasforma in Goldrake e la serie assume il titolo di Atlas Ufo Robot. Merito dell’intuito di una funzionaria rai, Nicoletta Artom, che resta così affascinata da questo cartone animato da proporlo per l’acquisto ai suoi dirigenti. Gli eventi che vanno temporalmente dal momento in cui Nicoletta Artom visiona alcuni episodi della serie a quando essa viene trasmessa su Rete Due vengono qui svelati attraverso la stessa voce dei protagonisti di questa straordinaria avventura: i dirigenti e funzionari rai e sacis del tempo (da Massimiliano Gusberti a Paola De Benedetti, da Sabatino Gargano a Ernesto Quintano) che, dopo quasi quarant’anni, hanno raccontato dell’arrivo di Goldrake sulla televisione pubblica italiana con uno sguardo dall’interno che ha permesso di fare luce su molte delle questioni che finora non avevano trovato ancora risposta. Come mai il robot in Italia viene chiamato Goldrake? Perché il titolo della serie nel nostro paese diventa Atlas Ufo Robot? Che cosa sarebbe questo fantomatico Atlas su cui sono state fatte le ipotesi più disparate? È la brochure descrittiva o l’invenzione di qualcuno?

Senza quei dirigenti e senza la caparbietà dell’allora direttore di Rete Due, Massimo Fichera, che osò superare i rigidi schemi imposti della televisione pubblica italiana, Goldrake non sarebbe mai stato trasmesso.

Risultano quindi comprensibili, se non addirittura prevedibili, le reazioni di genitori, giornalisti, psicologi, pedagogisti, insegnanti e politici di fronte a una serie animata considerata pericolosa e violenta che vengono raccontate riferendosi a una grande mole di articoli dell’epoca tratti da quotidiani, settimanali, mensili nonché filmati e registrazioni radiofoniche delle Teche rai, indispensabili per descrivere l’atmosfera di quegli anni e il portato rivoluzionario di una serie come Goldrake che nulla ha in comune con quanto proposto dalla televisione pubblica italiana fino a quel momento in programmi come Gli Eroi di Cartone (1970-1973), Mille e una sera (1970-1972), Drops (1976) e Gulp! (1972).

Da Goldoni a Corvisieri, da Bevilacqua a Fo, da Del Buono a Ferrarotti, da Cardini a Rodari, è un susseguirsi di posizioni pro e contro che alimenta un dibattito che dura diversi anni e il cui apice è rappresentato dalla cosiddetta Crociata di Imola contro i cartoni animati giapponesi che porta alla ribalta mediatica una querelle che infiamma le pagine dei giornali fino ad approdare in televisione nella celebre trasmissione L’altra campana (1980) di Enzo Tortora.

Questa è la vera storia di Goldrake, dei suoi protagonisti, dei suoi sostenitori e dei suoi detrattori. E anche di tantissimi bambini che, affascinati dal gigante d’acciaio, non hanno esitato a prendere carta e penna per difendere a spada tratta il loro eroe arricchendo così le rubriche dei giornali di intereventi  a volte ingenui, a volte profondi, ma che hanno il merito di restituirci senza filtri lo spirito di un’epoca straordinaria e irripetibile per la televisione italiana.

SOMMARIO

Nota introduttiva di Massimiliano Gusberti 

Nota introduttiva di Paola De Benedetti 

Introduzione

1. Alieni e UFO dagli USA al Giappone

1.1. Destinazione… America!               

1.1.1. Ultimatum alla Terra                

1.1.2. La Terra contro i dischi volanti 

1.2. Gli UFO atterrano in Giappone

1.2.1. Arrivano gli spaziali!               

1.2.2. I misteriani                

1.2.3. Inferno nella stratosfera 

1.3. Il ritorno degli UFO

1.3.1. Da UFO Spazio 1999  

2. Da Mazinga Z al Grande Mazinger

2.1. Nascita di un robot prodigioso

2.2. La trasmissione televisiva tra ripensamenti e scioperi sindacali

2.3. Mazinga contro Devilman 

2.4. Verso il consolidamento della serie

2.5. Mazinga contro il Generale Nero 

2.6. Il Great Mazinger tra Big Mazinger e God Mazinger

2.7. Approfondimenti psicologici e colpi di scena

2.8. Mazinga Z e il Grande Mazinger in Italia 

3. UFO Robot Grendizer 

3.1. La grande battaglia dei dischi volanti 

3.2. Enban Robo Gattiger 

3.3. Grendizer Go!               

3.3.1. Shakespeare in tuta spaziale               

3.3.2. Donne combattenti e gioco di squadra

3.4. Le sigle e la colonna sonora giapponesi

3.5. I manga di UFO Robot Grendizer 

3.6. Da Taekwon V a Mazinger X: la Mazinsaga coreana 

4. Goldorak, formidabile robot dei tempi nuovi

4.1. Dal Giappone alla Francia (passando per l’Alaska)

4.2. ORTF o Antenne 2: alla ricerca della TV francese

4.3. Alleati e oppositori: da Jacqueline Joubert a Maurice Ulrich

4.4. L’edizione francese

4.5. La folie Goldorak 

4.6. Huchez contro Canestrier

4.7. I primi tentativi di analisi in Francia               

4.7.1. A cinque anni solo con Goldorak               

4.7.2. Goldorak: un’estetica industriale 

5. La TV dei Ragazzi in Italia prima di Goldrake

5.1. Educare divertendo

5.2. Gli Eroi di Cartone 

5.3. Mille e una sera 

5.4. Le gocce animate di Drops 

5.5. Gulp! SuperGulp! I fumetti in TV 

6. Atlas Ufo Robot 

6.1. Buonasera con… Atlas Ufo Robot 

6.2. Goldrake sulle reti Fininvest?

6.3. L’adattamento italiano               

6.3.1. Il mistero di Atlas 3               

6.3.2. Da Goldorak a Goldrake

6.4. L’epoca del doppiaggio libero

6.5. Finalmente in onda!

6.6. Goldrake al cinema

6.7. Le sigle, gli autori e gli interpreti

6.8. Giocattoli e licenze milionarie: Il successo della SACIS

6.9. Goldrake all’attacco… delle edicole! 

7. Chi ha paura di Goldrake cattivo?

7.1. Cartoni al computer

7.2. La quiete e la tempesta: da Goldoni a Corvisieri

7.3. La crociata di Imola

7.4. L’indagine Mesomark: la RAI contro le TV private

7.5. L’altra campana di Enzo Tortora e le nuove crociate

7.6. Da Oreste del Buono a Dario Fo: il dibattito su Goldrake

7.7. Morire di Goldrake

7.8. Io difendo Goldrake e tu difendi Mazinga: da Rodari a Cardini

7.9. Mazinga contro Pinocchio

7.10. Caro Goldrake ti scrivo… 

Conclusioni

Goldrake, 40 anni dopo di Gianluca Di Fratta 

1. Lo chiamavano Goldrake

2. Le retour de Goldorak 

3. Grendizer Giga!

Bibliografia

I. Saggi monografici

II. Saggi in volume e su rivista

III. Dossier e articoli su riviste specializzate

IV. Articoli di periodici

V. Articoli di giornale

VI. Saggi e articoli su supporti multimediali

VII. Saggi e articoli online 

VIII. Blog e siti web  

L'autore

Massimo Nicora, Varese 1972. Laureato in filosofia teoretica all’Università Cattolica di Milano, si occupa di comunicazione e relazioni con la stampa per conto di importanti aziende internazionali e nazionali. Giornalista pubblicista, ha collaborato con diverse testate scrivendo di videogiochi e tematiche legate  all’animazione giapponese degli anni Settanta e Ottanta. Appassionato di Gō Nagai e in particolare di Goldrake, si è anche occupato, per conto del produttore giapponese d/visual, del lancio e della promozione dei dvd ufficiali su tutto il territorio italiano.Ha tenuto conferenze sui 30 anni di Goldrake in Italia nel corso di manifestazioni come Maggio Bambino (Firenze, maggio 2008), FirenzeGioca (Firenze, settembre 2008), oltre a interventi e interviste su Radio Deejay e tg3 Neapolis. Ha organizzato un seminario dal titolo Anime Boom: Storia di un’invasione. I cartoni giapponesi in Italia negli anni Settanta e Ottanta in occasione di A-Tube The Global Animation Film Festival (Varese, maggio 2009). Sui robot giapponesi ha già pubblicato C’era una volta prima di Mazinga e Goldrake. Storia dei robot giapponesi dalle origini agli anni Settanta, 2016, YoucanPrint Edizioni. Gestisce il blog ceraunavoltagoldrake.blogspot.it.

Massimo Nicora - C’era una volta Goldrake. La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la tv italiana - Società Editrice La Torre

664 pp., cm 14,80 x cm 21, brossurato con copertina a colori - € 24,50