In anteprima al Salone del libro di Torino dal 18 al 22 maggio 2017, e in tutte le librerie dal 25 maggio, arriverà Ladri di spade di Michael J. Sullivan. Si tratta della prima proposta inedita nel genere fantasy fatta dalla casa editrice milanese dopo la crisi di alcuni anni fa, crisi superata nel 2015 con l’ingresso nel gruppo Il Castello.
Il ritorno nelle librerie, per quanto riguarda il fantastico, fino a ora era stato limitato alla completa riedizione e al completamento della saga Il libro Malazan dei caduti di Steven Erikson e alla pubblicazione di diversi romanzi di Doctor Who, serie precedentemente pubblicata da un altro editore del gruppo, Asengard. La pubblicazione dell’opera di Sullivan segnala quindi l’intenzione della casa editrice di iniziare a proporre novità assolute per il pubblico italiano.
L'autore
Sullivan, nato il 17 settembre 1961 a Milwaukee, nel Wisconsin, ha iniziato a scrivere molto giovane. Fra il 1979 e il 1994 ha scritto tredici romanzi appartenenti a svariati generi, collezionando oltre un centinaio di lettere di rifiuto. Numeri così alti da fargli prendere la decisione di smettere di scrivere narrativa, e per quasi un decennio si è attenuto alla decisione presa, almeno fino a quando non ha deciso di mettere su carta una storia che in tutti quegli anni aveva continuato a crescere nella sua mente. Memore delle esperienze passate non ha cercato un editore, scegliendo di scrivere solo per il suo divertimento e limitandosi a condividere la storia con famiglia e amici. Una delle figlie di Sullivan è dislessica, e visto che lui si è appassionato alla lettura e alla scrittura a tredici anni grazie a Il signore degli anelli, la sua speranza era di riuscire ad aiutare la figlia nella lettura con la sua storia. È lei la lettrice che Michael aveva in mente mentre scriveva.
La saga, The Riyria Revelations, scritta fra il 2002 e il 2008, è arrivata in libreria grazie alla moglie Robin. Dopo oltre 200 lettere di rifiuto da altrettanti agenti letterari, e un anno dopo aver finalmente trovato un agente, il quale a sua volta non aveva ricevuto alcuna offerta da parte degli editori, Robin ha contattato personalmente alcune piccole case editrici fino a trovarne una che, nel 2008, pubblicava il primo romanzo. La casa editrice, afflitta da notevoli problemi economici, nel marzo del 2009 si trovava costretta a rinunciare alla pubblicazione del secondo volume perché non poteva permettersi di stamparlo. L’autore, che aveva già programmato per aprile alcuni incontri con il pubblico, si vedeva costretto ad autopubblicare il romanzo per rispettare gli impegni presi. E visto che l’intenzione dei coniugi Sullivan era di pubblicare un romanzo ogni sei mesi, e che non c’era tempo per trovare un altro editore, l’unica possibilità era andare avanti con l’autopubblicazione. Nel momento in cui l’editore del primo romanzo non ha più potuto permettersi di mantenere i diritti sul libro, che aveva esaurito la tiratura iniziale, e ristamparlo, anche il primo volume è tornato nelle mani di Sullivan, che lo ha prontamente ripubblicato.
All’inizio i guadagni erano bassi, ma man mano che il numero di titoli in commercio, e la popolarità dell’autore, aumentavano, le cose iniziavano a cambiare. All’epoca della pubblicazione del quarto romanzo Sullivan vendeva 1.000 copie al mese, con il quinto la cifra era salita a 2.500. Con questi numeri in mano Robin trovava un agente per i diritti all’estero e, qualche tempo dopo, riusciva a far acquistare i diritti statunitensi a Orbit. Prima ancora dell’annuncio del contratto i romanzi erano arrivati a vendere fra le 10.000 e le 12.000 copie al mese, cifre che hanno spinto io9 a indicarlo come uno degli autori autopubblicati di fantascienza e fantasy di maggior successo.
Se Sullivan aveva scritto una saga di sei romanzi, Orbit decideva di ripubblicarli in tre volumi. Theft of Srwords (2011) comprende The Crown Conspiracy (2008) e Avempartha (2009); Rise of Empire (2011) comprende Nyphron Rising (2009) e The Emerald Storm (2010) e Heir of Novron (2012) comprende Wintertide (2010) e Percepliquis (2012).
Ciascun romanzo della serie ha una sua storia, anche se fanno tutti parte di una storia più grande aventi i medesimi protagonisti. Negli anni successivi Sullivan ha scritto tre prequel per The Riyria Revelations, The Riyria Chronicles (The Crown Tower, 2013; The Rose and the Thorn, 2013; The Death of Dulgath, 2015) ambientati 12 anni prima rispetto alla saga precedente, il romanzo di fantascienza Hollow World (2014), diversi racconti e iniziato con Age of Myth (2016) la saga fantasy The First Empire, ambientata 3.000 anni nel passato del mondo di Riyria. I suoi romanzi sono tradotti in quindici lingue.
La sinossi
Royce Melborn, ladro matricolato, e il suo degno compare, il mercenario Hadrian Blackwater, si guadagnano comodamente da vivere portando a termine imprese rischiose per conto di nobili di dubbia moralità, finché non vengono ingaggiati per sgraffignare una spada leggendaria. Questa volta, però, si troveranno coinvolti nell’assassinio di un re e intrappolati in una trama oscura che va ben oltre l’assassinio di un sovrano. Riusciranno Royce e Hadrian – l’ambizioso furfante e lo spadaccino idealista – a dipanare un antico mistero che ha rovesciato re e distrutto potenti imperi? Inizia la nostra storia, densa di avventure, tradimenti, duelli, magia e leggende.
L’autore della copertina
La copertina del volume è di Federico Musetti, giovane illustratore italiano, che vive e lavora a Parma.
Alla sua attività di illustratore freelance, Federico affianca quella di assistente fotografo e collabora con numerosi editori, tra cui Fantasy Flight Games, Asterion Press, Lyx Egmont, RAVEN Distributions.
Ancora poco conosciuto nel nostro Paese, finora ha lavorato prevalentemente all’estero, soprattutto in Germania.
Michael J. Sullivan, Ladri di spade (Theft of Swords, 2011)
Traduzione di Lucia Panelli
Armenia – Pag. 688 – 18,00 €
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