Lo spiegone arriva subito: 5000 anni fa, più o meno, la giovane Ahmanet (Sofia Boutella), figlia del Faraone, viene allevata per succedere al trono del padre. Ma quando questi genera un figlio maschio con un'ancella, Ahmanet impazzisce, stringe un patto demoniaco con il dio Set assumendo grandi poteri. In cambio uccide il padre, la sua sposa e il fratellino in fasce. Fermata appena prima che con un sacrificio umano faccia resuscitare il dio Set, viene seppellita viva in luogo lontano dall'Egitto, in una bella fossa profonda e la sua stessa esistenza viene cancellata dalle cronache ufficiali.
Ai nostri giorni, in Iraq, l'antica Mesopotamia, due soldati, il sergente Nick Morton (Tom Cruise) e il caporale Vail (Jake Johnson) scoprono in circostanze fortunose la tomba. A spiegare loro che sarebbe meglio trattare la faccenda con cautela arriva l'archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis), al seguito dell'esercito per cercare di salvaguardare l'integrità dei monumenti.
Ma niente, l’incauto Nick risveglia la Mummia della potente Ahmanet. La ormai ex giovane, non proprio in forma, vorrebbe riprendere il suo piano originale, scegliendo come vittima sacrificale proprio Nick.
A interferire con il piano di dominio sarà una misteriosa organizazzione, la Prodigium, specializzata nel combettere le minacce sovrannaturali, comandata da un personaggio che sembra anche egli decisamente fuori dalla righe, il dottor Henry Jekyll (Russell Crowe). E dove c’è Jekyll…
Non manca nulla a La Mummia. Antiche reliquie, tempeste di sabbia, cariche di scheletri e non morti, sciami di ragni, topi, forse anche micidiali impempate di cozze. Persino la linea comica, affidata a Vail. Un mischione che frulla in un solo contenitore tutto il sovrannaturale della Universal, desiderosa di replicare in casa propria la formula di successo del Marvel Cinematic Universe.
Siamo davanti a un cinema che lascia senza armi critiche, più vicino alle attrazioni da luna park che alla narrazione di una storia.
Ci si potrebbe divertire di più se l’operazione avesse un po’ di autoironia, invece anche l’umorismo sembra dosato come un ingrediente di una formula chimica, non come prodotto spontaneo.
Se volete staccare il cervello e salire per 107 minuti sulle giostre La Mummia non vi deluderà. Se sperate in un fantasy horror che abbia qualcosa di nuovo da dire, lasciate perdere, non è un film che potrà sorprendervi.
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