A pochi mesi di distanza dalla scomparsa di Yoshimitsu Banno, un altro lutto colpisce il mondo del kaiju eiga: la morte di Haruo Nakajima, attore e stuntman (aveva partecipato a capolavori come I sette samurai) ma anche “interprete” di diversi kaiju (mostri) del pantheon della Toho: oltre a storica incarnazione di Godzilla, Nakajima è stato Rodan, Varan, Maguma e Baragagon (solo per citare i più famosi).
In una recente intervista aveva dichiarato: …quando ero nei panni di Godzilla, lo raffiguravo facendo wrestling con gli altri mostri. Nei giorni d'oggi, Godzilla e gli altri mostri non fanno altro che spararsi raggi a vicenda. I film storici sono divertenti perché mostrano duelli con le spade. I western sono divertenti perché mostrano le sparatoie. I recenti film di Godzilla sono come film storici senza spade e western senza pistole.
È sempre stato considerato un professionista molto serio e quasi “stoico”: quando fu chiamato ad interpretare il Re dei Mostri in Gojira (1954), nonostante la prestanza dell'attore, il costume di Godzilla pesava ancora troppo (circa cento chili), e pur con alcuni fili nascosti che ne facilitavano il movimento fu necessario costruire un nuovo modello del mostro, più leggero. Il costume definitivo pensava alla fine poco più di cinquanta chili ma per Nakajima era egualmente una vera e propria tortura; all'interno, naturalmente, non c'era alcuna ventilazione e il caldo dei riflettori era insopportabile. Figurarsi poi quando la gigantesca creatura doveva camminare sotto il fuoco costante degli effetti pirotecnici. Si racconta che il povero Haruo fosse talmente esausto da non poter uscire dal costume e che dalla gommapiuma si potevano estrarre intere tazze di sudore.
In occasione delle riprese di Rodan, il mostro alato (1956), Nakajima raccontò: …manipolavo le ali di Rodan con le braccia. Mentre giravamo la scena in cui Rodan vola sopra il ponte del villaggio di Saikai a Kyushu, la gru su cui ero sospeso si spezzò. Sono caduto d'un altezza di otto metri, ma le ali e l'acqua – di circa mezzo metro di profondità – assorbirono l'impatto.
Nel salutare ancora Haruo Nakajima, ricordiamo il bellissimo video celebrativo The Man Who Was Godzilla che gli ha dedicato di recente il sito Great Big Story.
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