Sarà inaugurata dalla Sinfonica Tolkieniana la cinquantatreesima edizione del Festival Internazionale della Montagna, che si svolgerà a Trento a partire da sabato 30 aprile 2005.
L'Orchestra ispirata alla magia della Terra di Mezzo suonerà dal vivo presso l'auditorio del Centro Santa Chiara, Via S. Croce 67 a Trento, accompagnando la proiezione del primo film del Festival, South di Frank Hurley, che documenta la celebre e incredibile spedizione di Sir Ernst Shackleton del 1914 al Polo Sud.
Sinfonica Tolkieniana
Nuova realtà orchestrale formata dai migliori allievi che hanno studiato all'Accademia delle Arti e dei Mestieri della Scala in collaborazione con i professori dell'Orchestra del Teatro alla Scala, la Sinfonica Tolkieniana è stata fondata da Alessandro Ferrari, violinista dell'Orchestra della Scala dal 1983, compositore, direttore d'orchestra e, su incarico di Riccardo Muti, maestro preparatore all’Accademia della Scala, nonché da Edoardo Volpi Kellermann, compositore e ideatore del progetto Tolkieniana.
Entrambi questi artisti si ispirano da molti anni al mondo mitico creato da J.R.R. Tolkien, massimo filologo inglese e uno dei più grandi scrittori del XX secolo, creatore della Terra di Mezzo, un universo di enorme ampiezza e auto-coerenza, di cui il più noto romanzo, Il Signore degli Anelli, rappresenta solo la punta di un ben più profondo iceberg.
La Sinfonica Tolkieniana si ispira a questo mondo, ampliando il suo campo di azione a tutta la produzione musicale ispirata al Mito e al Fantastico, forte del principio per il quale tali forme artistiche si sono sempre rivelate particolarmente idonee ad evocare nell'animo umano sia la bellezza e la gioia sia la negatività e l'orrore del mondo reale, accentuandone gli estremi senza per questo perderne le sfumature.
Si parte quindi da Tolkien quale fonte principale della riscoperta del Mito nella "modernità" che, nel tentativo razionale di tagliare le radici col passato, ha in realtà reso più forte nelle persone il bisogno di Fantastico, non come fuga dalla realtà, ma come bisogno profondo di dare un senso morale più elevato a un vissuto che sembra ormai aver perso ogni senso di nobiltà, bellezza, meraviglia, per abbracciare infine tutta la produzione artistica capace di comunicarci una “visione diversa” del mondo.
Terra di Mezzo e South
Quale mezzo migliore allora della musica nell'aiutare a riscoprire il "senso reale della fantasia" ?
Ecco allora il senso di un accostamento come quello fra il film-documentario South nato su una storia vera, che guarda caso si svolgeva proprio negli anni in cui Tolkien dava vita alle basi linguistiche e poetiche della sua mitologia, e le musiche ispirate ai paesaggi, le storie, i personaggi e le atmosfere che lo scrittore ha costruito, o come avrebbe detto lui riscoperto, con infinita cura nell’arco della sua intera vita, fino a costruire un legendarium di incredibile complessità e “realismo” – come ogni buona mitologia - comprendente un arco temporale di oltre 20 mila anni, che i lettori del Signore degli Anelli avvertono come profondità storica e leggendaria all’interno del libro.
Sia nel film di apertura del Festival, South, che nel Signore degli Anelli troviamo un viaggio senza speranza verso l’ignoto, da una parte quello di Frodo per distruggere l’Unico Anello, dall’altra quello dell'esploratore Shackleton per raggiungere il villaggio e salvare i suoi uomini intrappolati dal ghiaccio.
La Sfida della Montagna
In entrambe le storie compare una montagna da scalare e superare: un vulcano attivo nel bel mezzo del regno del Signore Oscuro, fonte del suo malefico potere, nella realtà mitica di Tolkien; una cima di 3000 metri in mezzo a un territorio inesplorato, mai scalata e mai più scalata fino all’impresa di Messner di 10 anni orsono nella realtà storica di Shackleton.
L’abnegazione, lo spirito di sacrificio, la sfida verso il “non conosciuto” che animarono questi uomini di inizio secolo si ritrovano nei personaggi di Tolkien: e anche il suo pessimismo, che affonda le sue radici nella perdita di entrambi i genitori ma che esplode alla morte dei suoi più cari amici durante la prima “guerra meccanizzata” della storia.
Così da Maurizio Nichetti, regista e sceneggiatore che nella sua carriera ha pienamente sviluppato la tematica dell’incontro fra reale e fantastico, è nata l’idea di accostare a South le musiche prodotte negli ultimi 20 anni da Alessandro Ferrari ed Edoardo Volpi Kellermann ottenenendo un risultato che, di certo, vi lascerà piacevolmente sorpresi.
In diretta
Il concerto del 30 aprile si potrà ascoltare anche su Radio Rai 3 all'interno del programma Piazza Verdi. Il programma andrà in onda alle ore 15:00 (GMT+1) e sarà anche ascoltabile online.
Pagina web Piazza Verdi: http://www.radio.rai.it/radio3/piazzaverdi/index.cfm
RadioRai3 in tempo reale su internet: http://www.radio.rai.it/radio3/ascolta.cfm
Il primo cd del Ciclo Musicale Tolkieniana, Minas Tirith di Edoardo Volpi Kellermann è uscito nel giugno del 2004 e comprende 10 brani strumentali, 1 canzone con la voce di Giuseppe Festa dei Lingalad e 8 riflessioni poetiche recitate da David Pierino, voce italiana di Elijah Wood, il Frodo Baggins della saga cinematografica del Signore degli Anelli. Sito web: www.evkmusic.it.
Ulteriori informazioni sulla Sinfonica Tolkieniana e sul Festival di Trento:
Web: http://sinfonica.tolkianiana.net - http://www.tolkieniana.net
Info - E-mail: informazioni@tolkieniana.net
Festival di Trento: www.apt.trento.it/Italiano/FilmfestivalMontagna.htm
5 commenti
Aggiungi un commentoUna curiosità:
Che ci fanno gli Hobbit dipinti da Chichoni su uno sfondo non suo???
Meraviglie del "copia e incolla"...
Vero, ma un copia e incolla pienamente autorizzato dal mio caro amico Oscar Chichoni, che mi ha fatto anche il logo Evk
se quel fine settimana sono nelle vicinanze ci vado di sicuro!
Ho paura che ci riusciresti solo se avessi una macchina del tempo
anche te hai ragione!!
però ci sarei andato volentieri...
purtoppo la mia macchina l ho persa non so QUANDO, mi presteresti la tua?
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