Il film era pronto per essere girato in Australia già quattro anni fa, ma si vocifera che problemi con il cast, in particolare Brad Pitt, ritardarono le riprese in maniera drastica, tanto da spingere il regista e sceneggiatore, Darren Aronofsky, ad abbandonare momentaneamente il progetto per dedicarsi ad altro.
La Fontana è però di nuovo balzata all’attenzione quando si è saputo che la Vertigo Comics sta per pubblicare un romanzo a fumetti proprio basato sulla storia originale scritta da Aronofsky e che la produzione stessa del film è sulla buona strada per una ripresa del progetto. A riprova di questo, la sostituzione dell’attore principale Brad Pitt con Hugh Jackman e una foto di scena di Jackman stesso, senza contare le recenti dichiarazioni (http://www.fantasymagazine.it/notizie/2496/) di Rachel Weisz, co-protagonista del film.
I primi resoconti parlavano di un film di fantascienza, in quanto sembrava fossero coinvolti viaggi nel tempo, eppure il titolo si riferiva e si riferisce alla fontana della giovinezza, mito e leggenda dell’antichità. In effetti le realtà della fantascienza e del fantastico coesistono: tre ambientazioni differenti per tempo e luogo, per esempio lo Spazio cosmico del futuro e l’America Centrale del sedicesimo secolo, fanno da sfondo all’amore di un uomo che tenta di salvare la sua amata attraverso i secoli, in un’enigmatica storia intorno al mito dell’Albero della Vita e della Fontana della Giovinezza.
La trama della Fontana è stata scritta da Aronofsky in collaborazione con il suo amico dei tempi del college, il genio scientifico Ari Handel. Il regista di Requiem For A Dream, che cinque anni fa raccolse tanti consensi tra i critici quante perplessità nel pubblico, si è riunito con quasi tutta la troupe dei film precedenti, incluso Clint Mansell, che creò la potente colonna sonora per Requiem e che comporrà la colonna sonora anche per questo film.
Già si conoscono alcuni dettagli della produzione che rivelano la visione personale e il tocco distintivo di Aronofsky sulla storia: per le sequenze con l'Albero della Vita galleggiante nello Spazio profondo all'interno di una gigantesca bolla, il regista ha deciso di non utilizzare l'ormai abusata grafica digitale, ma invece si è servito di una tecnica sperimentale di microfotografia ideata dal premio Oscar Peter Parks.
Il film, dal budget enorme, già si presenta come una nuova sfida per il cinema; per vederlo dovremo probabilmente attendere l'autunno inoltrato di quest'anno.
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