Ron McLarty, negli anni Ottanta, recitò nella serie Spenser for Hire, e fino a poco tempo fa la gente lo ricordava soprattutto per questo. All'improvviso, cinquantaseienne, è ricomparso nelle vesti di scrittore ed è nato un caso letterario. L'Enterteinment Weekly ha giudicato il suo romanzo The Memory of Running come "il miglior libro che si possa leggere", un contratto milionario è già pronto per altri due libri, la Warner Bros vuole farci un film, con sceneggiatura dello stesso McLarty, e in mezzo a tutto questo c'è la benedizione di Stephen King: insomma, altro da desiderare, a dire il vero, non c'è. The Memory of Running parla di un supervisore di una catena di montaggio con problemi di obesità, che un bel giorno decide di attraversare in bicicletta il paese, indossando gli abiti per il suo funerale, mentre è in lutto per la morte dei suoi genitori scomparsi in un incidente automobilistico. L’autore ha confidato a Variety: “I miei amici, sentendo la storia, avrebbero detto: «Ecco che arriva il matto con un altro libro» e mi avrebbero guardato inviarlo agli editori senza mai riaverlo indietro”.

Ma cosa c'entra esattamente Stephen King? Presto spiegato: McLarty era riuscito, in qualche modo, a far sì che The Memory of Running venisse registrato su un'audiocassetta, prima che su un libro, e il Re dell'horror, nel periodo immediatamente successivo all'incidente del 1999, quando cioè passò un lungo periodo di convalescenza dopo che fu investito da un camper, non avendo evidentemente molto altro da fare ascoltò la cassetta e apprezzò. Apprezzò così tanto che si mise a fare pubblicità all'autore, e non passò quindi molto tempo che si verificò una vera e propria gara fra le più importanti case editrici statunitensi per ottenere i diritti della storia.