Mercoledì 1 novembre: il primo giorno del Lucca Comics & Games 2017 si apre con uno degli incontri stampa più attesi dell’area Movie: Charlie Heaton, Natalia Dyer, Joe Keery e Linnea Berthelsen, che nella serie Netflix Stranger Things interpretano rispettivamente Jonathan Byers, Nancy Wheeler, Steve Harrington e Roman, hanno risposto alle nostre domande.
Punto di partenza del discorso è stato il rapporto della serie creata dai fratelli Duffer con gli anni Ottanta: Stranger Things ha un cast che riunisce attori “esperti”, come Wynona Rider e Sean Astin, e interpreti giovani, con un approccio alla recitazione diverso. Il target della serie è trasversale, piace a chi ha nostalgia degli anni Ottanta e a chi, non avendoli vissuti, ha voglia di scoprirli. Linnea Berthelsen e Joe Kerry, che hanno studiato all’Accademia d’arte drammatica, sono rimasti colpiti dall’approccio naturale dei più giovani: Linnea in particolare ha lavorato molto con Millie Bob Brown (Eleven) per calarsi meglio nel suo personaggio, di cui non vi sveliamo molto perché è una new entry della seconda stagione. L’attrice, pur non avendo molte scene da girare con gli altri membri del cast, si è sentita subito ben accolta, e ha legato molto con Sean Astin.
Joe Keery, probabilmente il più loquace del quartetto di attori, ha poi rivelato che anche se lui e alcuni dei suoi colleghi non erano ancora nati – oppure molto giovani – negli anni Ottanta, sono cresciuti immersi nella cultura degli Eighties. Film come I goonies, dichiaratamente una delle maggiori influenze creative per i fratelli Duffer, hanno avuto un impatto sulla cultura pop che dura ancora oggi. E se c’erano “pezzi mancanti”, ci hanno pensato i Duffer, che hanno consigliato agli attori film, fumetti e musica dell’epoca per aiutarli a entrare nel mood del periodo. L’attore ha detto la sua anche sul suo personaggio, Steve, di cui ha apprezzato il percorso di crescita – da belloccio/bulletto della scuola a giovane uomo in grado di anteporre le esigenze degli altri alle proprie – e sul rapporto tra Steve e Dustin, che hanno condiviso alcuni momenti nel corso della seconda stagione.
Charlie Heaton al termine delle riprese della prima stagione ha ricevuto in dono la macchina fotografica di Jonathan, che ha usato per tre settimane senza accorgersi di non aver caricato il rullino. Il giovane attore inglese ha poi detto la sua sulle scene che più gli sono piaciute, quelle che lo hanno costretto a mettersi al volante: Heaton, ventitreenne, ha da poco la patente e non è molto esperto alla guida, ma ha dovuto girare numerose scene di azione con macchine degli anni Settanta/Ottanta e in quei momenti si è sentito molto figo.
Natalia Dyer, forse la più silenziosa, ha commentato il percorso effettuato dal suo personaggio nel corso delle due stagioni della serie, un percorso che ha fatto crescere Nancy come persona e lei come attrice. A Nancy, però, darebbe un consiglio: avere più amiche femmine.
Mentre scriviamo non ci sono ancora conferme su un’eventuale terza stagione di Stranger Things, anche se la seconda è stata una delle serie più soggette a binge watching di sempre. Non sappiamo quindi se e quando Hawkins e l’Upside Down torneranno a scontrarsi. Restiamo in fiduciosa attesa e, intanto, ringraziamo Lucca Comics & Games e Netflix per aver portato il cast in Italia.
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