Con il patrocinio della Provincia di Alessandria e del Comune di Acqui Terme, sabato 14 e domenica 15 giugno si terrà Acquicomics VI - Salone del Fumetto, del Gioco e dell’Intrattenimento ad Acqui Terme.
Gli oltre 4000 mq della fiera sono stati suddivisi in aree. Vi è un zona dedicata alle mostre, con sculture ispirate alle opere di H.P. Lovecraft e un’analisi del rapporto dei fumetti con la morte partendo da Dylan Dog. Una seconda zona è dedicata agli incontri con vari autori, fumettisti e non. Una terza zona è dedicata alle proiezioni, tra le quali spicca una monografia di Peter Jackson, noto regista del recente trittico cinematografico de Il Signore degli Anelli. Non mancherà, e sarà anche piuttosto estesa, la zona dedicata al gioco in ogni sua forma, all’interno della quale si svolgeranno anche alcuni tornei di importanza nazionale.
Il biglietto per partecipare al salone costa 2€, ma l’organizzazione fa sapere che viene dato in omaggio a chi si presenta vestito in costume, ha meno di sei anni, si iscrive a uno dei tornei convenzionati, è giornalista, militare, è registrato al motoraduno “Incontri in Officina”, cammina sulle mani o ha due teste.
Per avere informazioni: tel. 0144-312426, fax 0144-313707 o si può scrivere un’email all’indirizzo info@acquicomics.it.
Sul sito dedicato alla manifestazione si trova il programma completo dell’evento, oltre a una comoda cartina animata per sapere come raggiungere la fiera.
77 commenti
Aggiungi un commentoPer quanto riguarda i protagonisti, no. Quindi dì pure addio a Lin e Isaac
I personaggi di PDS nei due volumi successivi vengono per lo più rievocati, come proprio nel caso di Isaac (la protagonista de "La città delle navi" è una sua ex), di mr Motley (la cui descrizione è per me uno dei momenti Stilisticamente più alti all'interno di PDS ), oltre a nuove piccole scoperte sulla dimensione "infernale". Tuttavia, i due romanzi successivi rimangono a tutti i diritti opere autonome. Il bello di Mieville è proprio questo: prima ancora di parlare di personaggi, lui parla di un mondo.
(SPOILER, alla GRANDISSIMA)
@ by Ax: sulla bellezza del personaggio del Garuda siamo d'accordo, ed è uno dei motivi per cui non mi soddisfa la sua sorte, e il fatto che Isaac diventi improvvisamente uno str... moralista nei suoi confronti.
Volevo che il Garuda ottenesse quello che voleva, mi è sembrato che la rivelazione della sua colpa e quella decisione di Isaac fossero una ricerca del finale triste a tutti i costi. Ho aspettato sei o settecento pagine il balzo nell'aria liberatorio di Yagharek, la fine del suo disonore e della sua sofferenza, e invece l'ho visto trasformato in un colpevole e in un vinto. Peccato. No, non è questa la parte del finale che ho amato. Lin e Isaac che vanno verso un difficile destino, che scompaiono con un sottinteso "chissà cosa sarà di loro", questa consapevolezza che Lin non guarirà e non ci saranno sconti per loro. L'autore ha saputo creare una sensazione di angoscia lasciando tutto nel sottinteso, ed è questa la parte del finale che ha lasciato il segno su di me.
Mah signori,
credo che sul personaggi di Yagarek e la sua fine ci siamo imbattuti in quell'efficentissimo bus del gusto, de gustibus infatti.
SPOILEEEEEEEEEEEEEEEEEEEER!
Come ogni emigrato il Garuda è diviso fra ricordo del proprio passato altrove, e il presente ove si trova e alla fine sceglie l'integrazione, con sofferenza (che non c'è manco bisogno di dirlo), ma è una figura psicologica reale, uno sviluppo credibile e nella sua tristezza, molto ma molto vicino a noi tutti.
Fine Spoiler
Io ho gradito la cosa, poi, ognuno...
SPOILERONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho trovato questo l'unico finale possibile: in PDD (e in tutti gli altri di Mièville tra quelli che ho letto) - i buoni non vincono e il bene non trionfa, ma ci sono delle evoluzioni (o involuzioni). Perchè Yagareth deve essere perdonato? Per la sua gente (e non solo) ha commesso un crimine terribile, è sempre stato colpevole.
Tuttavia, riesce a trovare un riscatto e per questo è tutt'altro che un vinto: si strappa, letteralmente, di dosso il passato e affronta il futuro con le proprie forze. Non a caso, il garuda, nella mitologia indiana (mi pare) è la Fenice.
Bello, non sapevo.
Su wiki viene riportato "Secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe da gara-ud-di, che significa "colui che aspetta il veleno", oppure "colui che porta un gran peso". Mi sembra perfetto per Yagharek.
******************** ATTENZIONE SPOILER
Anche io come Rakanius ho aspettato il fatidico salto di Yag. Il fatto che Miéville me l'abbia sottratto ha ulteriormente accresciuto la mia pena (se così posso dire) perché mi ero affezionato al suo desiderio.
È altresì vero, però, che la vera redenzione alla sua colpa poteva dargliela solo la sua gente, il suo stesso sangue. Che non l'ha perdonato — almeno ho interpretato così la comparsa della 'vittima'. In fondo noi non abbiamo assistito all'atto incriminato: avremmo avuto le stesse emozioni di simpatia verso il colpevole?
Isaac avrebbe potuto solo farlo volare fisicamente, ma difficilmente questo avrebbe lenito la sua sofferenza interiore. Un palliativo, insomma.
Forse l'autore ha preferito comuncarcelo attraverso la decisione di Isaac, senza neanche accontentare la nostra voglia di vedere realizzato il sogno del garuda, perché... troppo facile(?) scontare così la pena. Questo ha offerto a Yag la possibilità di redimersi tra gli uomini — che ha comunque cominciato ad aiutare nella lotta alle falene —, prima come individuo e poi... chissà. Non lo sapremo mai.
******************************************
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID