Amazon Prime sta cercando di consolidarsi nel mondo dei servizi di videostreaming, non è un segreto. Oltre a impegnarsi a consumare le distanze con il popolarissimo Netflix, l'azienda di Jeff Bezos deve prepararsi a prevenire gli eventuali colpi che arriveranno da Disney, ormai decisa a ricavarsi una fetta nel settore della distribuzione via etere e online: ecco dunque che si passa ai calibri pesanti e, con un colpo di scena, gli Amazon Studios si sono messi d'accordo con la Tolkien Estate, ricavandone i diritti per produrre una serie televisiva ispirata a Il Signore degli Anelli.
La notizia era già nell'aria, ma la sua effettiva concretizzazione giunge ugualmente a sorpresa, per molteplici motivi. Christopher Tolkien, figlio del celeberrimo J.R.R. Tolkien, sembrava infatti ostile all'idea di concedere nuovamente l'immaginario di suo padre ad avide multinazionali prive di scrupoli, considerando i grandi litigi intercorsi con Warner Bros. per l'uso improprio della licenza.
Dopo i sei film di Peter Jackson, inoltre, verrebbe da pensare sia rimasto poco da esplorare della narrazione, visto che i contenuti del mitologico Silmarillion sono tuttora difesi a spada tratta, eppure ecco che si torna sul terreno già battuto ma con la promessa di una diversa prospettiva: molteplici stagioni di prequel a La compagnia dell'anello.
Una serie su Amazon tratta da Il signore degli anelli?
Nelle trattative tra Warner, Amazon Studios e Tolkien Estate sarebbe coinvolto direttamente il CEO di Amazon Jeff Bezos.
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LeggiCome mai questo scossone inaspettato? Pare che la Tolkien Estate si sia avvicinata ad Amazon, HBO (produttrice di Game of Thrones) e Netflix mettendo in palio il proprio prodotto per cifre vergognosamente alte: 250 milioni di dollari, stando a Deadline.com.
Bezos, noto per la sua tendenza a buttarsi a capofitto nelle imprese più folli, non doveva neppure essere negli Amazon Studios. Fino a pochi giorni fa era Roy Price ad arginare l'entusiasmo del suo capo, ma questi è stato allontanato quando si è diffusa la notizia di una molestia sessuale ai danni di Isa Hackett Dick, figlia dello scrittore di fantascienza Philip K. Dick, lasciando spazio a questa manovra che gli esperti di economia non esitano a definire “da pazzi”.
Per la cronaca, la molestia si è ovviamente incentrata su prevedibili sinonimi della lingua anglosassone e sul nome di famiglia.
La serie di Il Signore degli Anelli sarà prodotta da Amazon in collaborazione con Tolkien Estate, HarperCollins e New Line Cinema, casa produttrice della prima trilogia cinematografica tolkeniana e ora divisione della Warner Bros. Entertainment.
Per ammortizzare l'investimento si parla già di diverse stagioni, per le quali si stima un budget di 150 milioni di dollari all'anno, ma ogni dettaglio produttivo viene per ora taciuto.
I maligni suggeriscono che non vi sia ancora uno straccio di progetto concreto e che si sia trattato di un'operazione disperata atta a compensare il naufragio delle onerose serie The Romanoff di Matt Weiner e un progetto rimasto senza di nome di David O. Russell, co-prodotte con Harvey Weinstein, individuo al centro di una tempesta mediatica.
Ma siamo certi che ulteriori informazioni verranno presto esplicitate.
3 commenti
Aggiungi un commentoNon ci resta che vedere che progettihanno su questa serie... certo che rientrare di simili spese con una serie TV su un canale di nicchia è un bel rischio.
Certo è che se andiamo avanti così quanti abbonamenti a canali di streaming deve fare un comune mortale?
Netflix, Sky, Premium, Infinity, Amazon, e altri ancora...
io sto provando netflix e non sono soddisfatto dell'offerta
ho primevideo con l'account di amazon ma guardo solo 2-3 serie ( man in the high castle , the grand tour e american gods ) ma di sicuro non pagherei mai un abbonamento per vederli
come alternativa c'è sempre il torrente
Non uso quella fonte...
Io invece Netlix come serie TV la trovo ottima, sopratutto per il costo irrisorio che ha.
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