Vicino a quella che sarà ai giorni nostri la città di Manchester, la tribù di Doug vive felicemente nell'età della pietra, cacciando conigli, senza altra pretesa che di attingere a quanto offre la natura rigogliosa della foresta che li circonda.
Ma nel resto del mondo è già l'età del bronzo e ben presto, avidi cittadini comandati da Lord Nooth arriveranno per usurpare la foresta, situata in prossimità di un ricco giacimento.
Per riuscire a conservare il proprio territorio, alla tribù di Doug non resta che proporre una sfida, affrontando i cittadini nell'arena dove si tiene un rituale antichissimo: il gioco del calcio.
In sintesi, I primitivi (Early man) di Nick Park è la storia del primo derby tra Manchester City e Manchester United.
Un film fantastico nel quale la sfida invece che essere combattuta con le spade, è giocata a pallone. D'altra parte non dovrebbe essere lo sport metafora di scontri più cruenti?
Diretto da uno degli ideatori di Wallace e Gromit, I primitivi è girato con i pupazzi di plastilina mossi in stop-motion misti a computer grafica. Le animazioni hanno tutte le dinamiche note ai fan della serie e di Galline in fuga, e si nota anche una notevole evoluzione della tecnica.
I personaggi sono simpatici e ben caratterizzati, oltre che molto espressivi. Ma la vicenda ma la storia è molto esile. Siamo davanti che una piacevole storia allegorica, la cui carica satirica è molto attenuata dall'esigenza di confezionare un divertimento che accontenti piccoli e grandi spettatori. La maggior parte delle gag sembrano poi prese di peso dai Flintstones.
Il film non è lunghissimo, ma la discontinuità del ritmo, restituisce la sensazione che un'ora sarebbe bastata e avanzata per raccontare l'esile vicenda.
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