Come ben sanno i lettori di Le cronache del ghiaccio e del fuoco, George R.R. Martin ama l'araldica, e questa sua passione si vede nella continua descrizione degli stemmi. Che siano di singoli cavalieri o di intere casate, che siano semplicemente un dettaglio in più che caratterizza un personaggio noto o l'unico elemento che consente di identificarlo, gli stemmi sono una parte essenziale della saga. L'araldica però non è una creazione di Martin o di un singolo autore contemporaneo, ma un codice di riconoscimento diffuso a partire dal Medioevo che, nelle sue forme migliori, può diventare opera d'arte. A indagare i vari aspetti del codice, gli elementi che lo compongono con i suoi significati, e le trasformazioni che si sono avute nel corso del tempo, provvede un agile libretto di Michel Pastoureau, storico e antropologo francese già noto anche in Italia per le sue opere dedicate ai colori.
La sinossi
Nata nel XII secolo sui campi di battaglia, l’araldica doveva servire a identificare i cavalieri, resi irriconoscibili dagli elmi e dalle armature. L’idea che gli stemmi siano monopolio dell’aristocrazia nasce in quei giorni, ma in verità tutti possono portarne uno, nobili o plebei, basta che rispettino le regole del blasone. Un codice funzionale elaborato per essere riconosciuto anche da lontano, fatto di colori vivi, immagini evidenti, segnaletica forte. Un sistema che ancora oggi è alla base della comunicazione e ci aiuta a capire i simboli presenti sulle bandiere delle squadre di calcio e in quelle nazionali, i loghi e i marchi più famosi, i cartelli stradali e molto altro.In questo saggio lo storico dei simboli e dei colori Michel Pastoureau racconta con passione come è nata l’araldica, in che modo si è diffusa, e come è giunta a essere presente nella vita di ognuno di noi, diventando uno dei grandi codici di comunicazione della società contemporanea.
L'autore
Michel Pastoureau, nato a Parigi il 17 giugno 1947, è direttore della École pratique e titolare della cattedra di Storia del simbolismo in Occidente. Storico e antropologo, è riconosciuto a livello internazionale come il massimo esperto di storia dei colori. Numerosi i suoi libri tradotto in italiano. Fra questi ricordiamo La vita quotidiana ai tempi dei Cavalieri della Tavola Rotonda (1976), La stoffa del diavolo. Una storia delle righe e dei tessuti rigati (1991), Figure dell'araldica (1996), Animali celebri. Mito e realtà (2001), Blu. Storia di un colore (2002), Medioevo simbolico (2004), Il piccolo libro dei colori (2005, con Dominique Simonnet), L'orso. Storia di un re decaduto (2007), Nero. Storia di un colore (2008), Il maiale. Storia di un cugino poco amato (2009), I colori dei nostri ricordi. Diario cromatico lungo più di mezzo secolo (2010), Bestiari del Medioevo (2011), Storie di pietra. Timpani e portali romanici (2013), Verde. Storia di un colore (2013) e Rosso. Storia di un colore (2016).
Michel Pastuoreau, Figure dell'araldica. Dai campi di battaglia del XII secolo ai simboli della società contemporanea (Figures de l'héraldique, 1996)
Traduzione di Guido Calza
Ponte alle Grazie – Pag. 160 – 20,00 € – Ebook 8,99 €
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