Nebula, edita da Future Fiction, è un'antologia di racconti di fantascienza scritti da autori cinesi.
Si tratta di racconti selezionati dal curatore Francesco Verso, editore e autore di romanzi di fantascienza vincitori di diversi premi, tra la produzione cinese del ventunesimo secolo (il più "vecchio" è del 2004), allo scopo di dare una piccola panoramica delle tematiche affrontate nel paese che più di ogni altri in questi anni ha avuto una crescita economica e culturale significativa.
Oltre alla qualità dei racconti, che approfondirò più avanti, la raccolta si distingue per l'originale proposta del testo in cinese (non a fronte, impossibile, ci ha spiegato l'editore) che forse per la maggior parte del pubblico ha un interesse relativo, ma punta a raggiungere i cinesi in Italia. La collaborazione con l'Istituto Confucio ha consentito inoltre di tradurre direttamente dal cinese alcuni racconti.
Il volume è introdotto dalla prefazione di Wu Yan dell'Università Normale di Pechino, che in breve sintetizza non solo il rapporto dell'Italia con la letteratura cinese, ma anche quello della Cina con la letteratura italiana. La prefazione è seguita dalle note biografiche sugli autori del racconto.
In coda una postfazione di Tachihara Tōya, scrittrice e docente di lingua e cultura cinese presso l’Università Hokusei Gakuen di Sapporo che, oltre a esaminare i racconti, sintetizza le principali correnti e tematiche dell'attuale fantascienza scritta in Cina e come stia arrivando in Occidente, grazie anche alle traduzioni in inglese di Ken Liu.
In Cina c'è al momento un forte interesse del governo nel finanziare la fantascienza come strumento di divulgazione scientifica. La Tōya spiega che in Cina sono diffuse due correnti di narrazione scientifica: la prima è detta kepu, volta a spiegare con semplicità la scienza a giovani e masse; la seconda, chiamata kehuan, è affine al concetto di fantascienza narrativa.
Fantascienza in Cina, a Chengdu una convention in grande stile ∂ Fantascienza.com
Francesco Verso e Chiara Cigarini raccontano cos'è accaduto alla quarta conferenza internazionale di fantascienza di Chengdu, tra ospiti internazionali e scrittori cinesi che si affacciano al palcoscenico mondiale - Leggi tutto l'articolo su Fantascienza.com
LeggiVeniamo ai quattro racconti lunghi, delle novelle in realtà, che compongono la selezione.
Buddhgram di Chen Qiufan.
Cosa accadrebbe se il buddismo diventasse un'app? A questa semplice domanda risponde Chen Qiufan con un racconto che solleva un velo sulla struttura stessa della realtà. Tutto da scoprire il suo intreccio di relazioni umane e sociali, di rapporti tra persone che abbracciano il progresso acriticamente e di altre che lo rifiutano con ferocia.
L'estate di Tongtong di Xia jia.
Ci può essere empatia tra esseri umani e robot? Lo scopriremo nel racconto delle memorie di una ragazza che ricorda l'ultima estate vissuta assieme al nonno. Sentimenti delicati, che rischiavano la scivolata nel retorico, tratteggiati con senso della misura.
Stampare un mondo nuovo di Wu Yan.
È forse il più debole dei racconti presentati. Non che non abbia motivi di interesse. Un po' thriller, un po' indagine sociologica. Un ibrido non totalmente convincente sul fronte della gestione narrativa. Più interessante per capire l'approccio orientale alla modernità che rende la vita frenetica. Quali possono essere le soluzioni per risolvere i problemi che il progresso indiscriminato ha creato?
Le bolle di Yuanyuan di Cixin Liu.
Siamo davanti a una storia ad ampio respiro. Un racconto degno di figurare tra le pietre miliari della fantascienza di ogni tempo. Semplice nell'esposizione dei concetti scientifici, è complesso nell'analisi dei rapporti tra i personaggi. Il sogno della giovane Yuanyuan di risolvere i problemi della siccità della sua regione la portano a esplorare frontiere scientifiche ma anche a confrontarsi con il difficile rapporto con il padre. Un vincente intreccio di ottima costruzione fantascientifica e di narrazione dei rapporti tra i personaggi immancabile nel percorso di un lettore.
Non posso che concludere affermando che se siete sensibili a uscire dai recinti della fantascienza angolofona, questa operazione di Future Fiction (che ha in catalogo in realtà anche altre opere di altri paesi del mondo) è un'ottima partenza, immancabile nelle vostre biblioteche.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID