- Assassin's Creed Origins: Discovery Tour
- Maxime Durand e Christian Greco a confronto
- Il trailer di Assassin's Creed Origins: Discovery Tour
Al Salone Internazionale del Libro di Torino, Ubisoft ha presentato il nuovo Discovery Tour legato al mondo di Assassin's Creed Origins, ultimo capitolo della saga ambientato in Egitto, al tempo di Cleopatra.
Domenica 13 maggio, nell'Arena Bookstock, si è svolto l'incontro Dall’archeologia al videogioco, un viaggio nell’Antico Egitto, in collaborazione con Lucca Comics & Games. Presenti Maxime Durand, storico ufficiale della serie Assassin's Creed, e Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino. A moderare l'incontro è stato proprio il neo-direttore generale della storica manifestazione lucchese Emanuele Vietina, mentre a tradurre Durand ha pensato Chiara Codecà, ex-firma e stimata collega di FantasyMagazine.
Assassin's Creed Origins: Discovery Tour
Dal 20 febbraio 2018, per tutti i possessori del videogioco Assassin's Creed Origins è stato rilasciato gratuitamente il Discovery Tour, acquistabile anche tramite PC per chi non avesse il gioco.
Questo aggiornamento dà la possibilità di scoprire l'antico Egitto, ambientazione del gioco a cui è associato, con 75 tour guidati e 25 avatar disponibili. I giocatori possono esplorare i luoghi del gioco seguendo le linee guida indicate nella mappa scelta, ma hanno anche l'opportunità di andare dove vogliono, senza alcun vincolo, con tanto di audioguida in italiano.
Maxime Durand e Christian Greco a confronto
Moderato da Emanuele Vietina, l'incontro tra i due storici ha messo alla prova la visione dei protagonisti, l'uno a favore dell'innovazione digitale, l'altro apertamente contro.
Vietina ha introdotto l'incontro sottolineando, innanzitutto, che Lucca Comics & Games e il Salone del Libro hanno in comune gli stessi valori ed entrambi puntano a voler mettere a confronto vari media, dai libri al digitale, come i videogiochi.
Passando al Discovery Tour, Vietina ha sottolineato come possa essere un'innovazione (e una rivoluzione) non solo nel mondo videoludico, ma anche in quello dell'educazione. Questo progetto, infatti, è un vero e proprio nuovo modo di imparare la storia, sottolinea Durand, e Ubisoft ci ha creduto e vi ha investito. Era un'incognita quando era stato concepito, per cui prima di lanciarlo lo hanno testato e sono andati a parlare con le scuole e con chi ne avrebbe usufruito. Lo storico di Ubisoft non esclude che, se dovesse piacere, il progetto potrebbe ampliarsi ad altri giochi, come ai capitoli precedenti della saga.
All'osservazione di Greco che le ricostruzioni non sono mai oggettive, ma sempre individuali, Durand ha replicato dicendo che è vero. Per Assassin's Creed Origins, e per il Discovery Tour, hanno dovuto mettere insieme molte teste, si sono fatti aiutare da un pool di esperti storici e hanno inevitabilmente dovuto operare delle selezioni tra le fonti a disposizione. Per esempio, cita lo storico di Ubisoft, le distanze tra le piramidi sono falsate, sono state diminuite per permettere ai giocatori di arrivarci e poter iniziare il gioco. Nel Discovery Tour, infatti, lo hanno dichiarato.
Per questo progetto, ha continuato Durand, hanno scelto l'antico Egitto perché si sono resi conto che è un periodo particolarmente amato, perché mantiene intatto il proprio mistero. Ma non tutti vivono l'amore per la storia, e per l'antico Egitto, allo stesso modo. C'è chi, come lui, va nei musei, ma anche chi ama i film o i videogiochi.
Discovery Tour doveva venire incontro alle esigenze di tutti, dal ragazzo a cui non piace studiare sui libri all'appassionato storico. E questo è stato possibile solo tramite molte ore di studio e ricerche, anche grazie agli storici che hanno messo a disposizione conoscenze a cui ancora le masse non hanno accesso.
Successivamente, hanno studiato le opere fan made per capire cosa piace al pubblico e come l'antico Egitto è presente nell'immaginario collettivo.
Non è stato facile, ha ammesso. Per questo progetto avevano raccolto cinque volte la quantità di materiale effettivamente usato e hanno inevitabilmente dovuto operare delle scelte.
Il dialogo con Christian Greco, invece, ha avuto come focus le possibilità che il digitale può dare ai musei. Sicuramente, può aiutarli a creare nuove forme di comunicazione, ha ammesso Greco, per raccontare la storia degli oggetti nei musei, ma non solo. Tramite il digitale è possibile sbendare una mummia virtualmente o ricreare un paesaggio che normalmente sarebbe impossibile da ricostruire, come la Bastiglia parigina ricreata al computer per la saga di Assassin's Creed. Inoltre, può aiutare gli storici a mettere a confronto varie ricostruzioni per valutarne l'esattezza.
Ma attenzione, avverte Greco, come una foto di una persona non sostituirà mai la persona stessa, il digitale non potrà sostituire gli oggetti fisici nei musei.
In chiusura, Emanuele Vietina, ringraziando i due storici per essere intervenuti, ha sottolineato l'importanza per manifestazioni come il Salone del Libro e Lucca Comics & Games di creare sempre nuovi appuntamenti di scambio e confronto tra le diverse realtà comunicative, come i musei e le case di videogiochi.
Il trailer di Assassin's Creed Origins: Discovery Tour
Se siete curiosi di scoprire questo progetto, vi proponiamo il trailer ufficiale. Inoltre, in Risorse in Rete trovate la pagina del sito Ubisoft dedicata al progetto.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID