In Gli Incredibili 2 nuovi guai e nuove avventure attendono la famiglia Parr, formata dagli ex supereroi Bob alias Mr. Incredibile ed Helen alias Elastigirl, e dai loro figli Flash, Violetta e Jack Jack.
Abbiamo aspettato 14 anni per sapere come fosse andato a finire lo scontro con Il Minatore, un criminale chiaramente ispirato all’Uomo Talpa, nemico dei Fantastici Quattro Marvel, fonte di ispirazione per la creazione degli Incredibili.
Dopo il tumultuoso incipit scopriremo purtroppo che non importa quante volte puoi aver salvato la città, una banca, semplicemente un gattino sull’albero: in qualsiasi caso i super sono ancora fuorilegge.
Pertanto la famiglia Parr dovrà affrontare le conseguenze, con un governo che non vuole più gestire il programma di protezione, e una opinione pubblica avversa.
Ma come un’apparente deus ex machina spunta un miliardario, anzi due. I fratelli Winston e Evelyn Deavor, che mettono a disposizione della famiglia le ingenti risorse della compagnia DevTech, ingaggiando Elastigirl allo scopo di riscattare la cattiva opinione sui super.
Mr. Incredible, associato a un’immagine troppo fracassona del supereroe, è costretto a restare a casa, disoccupato, e s’impegna come può a gestire la famiglia. Tra le sue nuove incombenze aiutare Flash nei compiti, supportare Violetta nelle paturnie adolescenziali, badare a un Jack Jack dotato di grandi poteri ma privo di controllo dato che è ancora un bebé.
Da parte sua Elastigirl affronterà una minaccia più complicata del previsto: il criminale Ipnotizzaschermi, che più che interessato alle rapine, sembra dedito ad atti dimostrativi tesi a dimostrare la inutilità dei super. Mentre invece nuovi supereroi si presentano alla ribalta desiderosi di guadagnare la stima dei veterani e della gente comune.
La vicenda di Gli Incredibili 2 si snoda in poco più di un’ora e mezza fatta di azione, momenti da commedia, se non veri e propri siparietti comici (due su tutti: Edna Mode e Jack Jack contro il suo “arcinemico”), elementi di spy story.
La stessa ricettta che nel 2004 fece la fortuna di Gli Incredibili – Una "normale" famiglia di supereroi, scritto e diretto anch'esso da Brad Bird. Il regista non ha mai fatto mistero di voler tornare alla famiglia che gli ha dato la fama presso il grande pubblico dopo l’apprezzamento della critica per Il gigante di ferro.
Come lo stesso Bird in questi anni ha sempre detto però, dall’epoca sono cambiate molte cose. L’avvento dei film Marvel, tra l’altro facenti parte ormai della grande famiglia Disney, ha letteralmente riempito, allargato a dismisura in realtà, quella che era una nicchia a suo tempo. Occorreva, per il ritorno dei Parr, avere una qualche idea forte, che facesse distinguere il film da quel calderone.
In realtà per fortuna l’idea c’è. Rimanere concentrati su quello che ancora manca nel MCU: una famiglia le cui dinamiche vengono influenzate dall’avere i super poteri e della quale si mostra la vita quotidiana. Un concetto che manca nella sua forma più ampia perché in primis i Fantastici Quattro non sono nel MCU (anche se potrebbero esserci in futuro), anche se i film di Ant-Man lambiscono il tema dei rapporti familiari.
Il secondo concetto esplorato dal film è già visto in parecchie altre occasioni e che è stato alla base di Captain America: Civil War, nel quale i toni erano più drammatici: l'utilità e la pericolosità dei supereroi.
Gli Incredibili 2 in realtà non è meno leggero del film Marvel sul tema, nonostante i suoi toni da commedia. Questo concetto è più cupo di quanto non sembri anche qui. La tematica dell’affidarsi agli eroi per risolvere tutti i problemi non è distante da quella del possesso di armi per difendersi da soli. Si tratta pur sempre di evitare il ricorso ai tutori della legge. Con risultati che, lasciati a dilettanti, possono essere anche tragici. Lo vedrete nello specifico nel confronto con l’Ipnotizzaschermi dopo che si è rivelata la sua vera identità.
Gli incredibili 2 non ha forse la stessa forza immaginifica del suo predecessore, anche se ovviamente la tecnica è avanti anni luce. Sarà forse perché abbiamo visto troppo in questi anni.
Ma è un buon secondo episodio di una gustosa saga, con buoni personaggi, buona scrittura e tanto divertimento per tutti.
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