Vi giuro che non volevo inserire Diabolik nel titolo. E non volevo fare il gioco di parole con diabolika nel sommario. Eppure, prima di oggi, non avevo mai pensato a Eva Kant come alla protagonista di un volume a lei dedicato e decisamente meritato. E dire che, anche se con 30 anni di ritardo, anche chi vi scrive è cresciuto con i volumi da edicola del Re del Terrore.
Eva Kant entra in scena uscirà in librerie e fumetterie il 28 agosto dall'unione tra Astorina, storica casa editrice delle sorelle Giussani, creatrici dei protagonisti di Diabolik, e Mondadori con il marchio Oscar Ink.
Per festeggiare i 55 anni dalla comparsa di Eva Kant nella vita di Diabolik, Mario Gomboli e Tito Faraci, nel 2012, hanno curato il soggetto del remake della storia L’arresto di Diabolik, nella quale i due si sono conosciuti. Sceneggiata dallo stesso Faraci, a darle vita ci penseranno i disegni di Giuseppe Palumbo, che ne ha illustrato anche la copertina. Apre il volume una prefazione di Concita De Gregorio.
Eva Kant
Bionda, bellissima, occhi verdi, la compagna del Re del Terrore appare per la prima volta nell’episodio L’arresto di Diabolik, del marzo del ’63.
Lady Kant è vedova di Lord Anthony Kant, ambasciatore del Sudafrica morto in circostanze misteriose e sospette. È stato infatti sbranato da una pantera, ufficialmente nel corso di una battuta di caccia. Ma si dice che, in realtà, a spingerlo nelle fauci della belva sia stata la moglie. E lei, al suo primo incontro con Diabolik, dichiara, quasi vantandosene, di essere una donna pericolosa, con trascorsi di avventuriera e spia industriale. Dimostra immediatamente una freddezza e una determinazione pari a quella di Diabolik, salvandolo in extremis dalla ghigliottina. Nel tempo ammorbidirà la propria immagine con una sensualità raffinata e misteriosa, antitetica a ogni volgarità, costruendo un rapporto di coppia solidissimo e basato sulla condivisione dello stesso stile di vita.
Per qualche anno Eva accetta un ruolo di spalla, subordinata alle decisioni di Diabolik. Ma poi comincerà un percorso di crescita che la porterà a essere sempre più autonoma, indipendente, libera. E lui le lascia sempre più spazio. Capisce quanto abbia bisogno di lei, e quanto rispetto le debba. Oggi Eva Kant riesce a brillare di luce propria, anche a fianco di Diabolik.
Interpretata dalla bella Marisa Mell nel film Diabolik di Mario Bava nel 1967, sempre più spesso Eva è stata il personaggio principale di significativi episodi della serie regolare ed è diventata testimonial di manuali di divulgazione (Senza paura, ed. BD), campagne pubblicitarie (Renault Twingo), videoclip musicali (interpretata da Claudia Gerini nel video della canzone Amore impossibile dei Tiromancino) e molte altre iniziative.
Eva Kant descritta da De Gregorio
È feroce, è stupenda. Un incrocio fra Kim Novak e Grace Kelly, la Donna Bianca. Fredda, suadente, irresistibile. Quelle donne che fanno impazzire gli uomini (e le donne, certo) nel desiderio di espugnarle perché non sono di nessuno, non sai mai cosa pensano, non ti lasciano entrare nei sogni e forse mentono quando sorridono, e poi no invece ti tendono la mano e ti salvano la vita ma sempre resta il dubbio che spariscano, un giorno, senza lasciare nell’armadio neppure l’odore degli abiti. Incantevoli, gli abiti. Mai una maglia slabbrata nell’afa di agosto, mai un pigiama di felpa a gennaio. Quelle donne che hanno bisogno di te – credi – ma mai quanto tu hai bisogno del loro bisogno
La gallery
Di seguito potrete vedere alcune tavole prese dal volume in anteprima.
Mario Gomboli, Tito Faraci, Giuseppe Palumbo, Eva Kant entra in scena
Astorina – Oscar Ink – Pagg. 184 – 19 €
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