Nella poco ridente cittadina di Yelltown accadono strane, stranissime cose.
Il tuttofare Harper Pendrell s'imbatte in una donna malata di una misteriosa febbre e da quel momento si trova impelagato in una trama di cospirazioni, computer da riparare, dighe da ripristinare, giornalisti e personaggi che sanno troppo o troppo poco.
Il suo scopo è comprendere chi sia dietro il mistero, ma anche semplicemente arrivare alla fine della giornata.
Unforeseen Incidents è quella che ormai definiamo come una storia "alla X-Files", quindi gli elementi che si dispiegano man mano sono abbastanza noti.
La struttura dell'avventura riprende le ultime generazioni del sistema SCUMM. Quindi essenzialmente vi tocca girare per la varie location del gioco, cliccare su più o meno tutti i punti chiave che trovate, raccogliere tutto quanto possibile, parlare con tutti i personaggi e, quindi, unire i puntini, risolvendo gli enigmi che scaturiscono da questa attività.
Last but not least, godervi la storia che ne scaturisce.
Unforeseen Incidents, sviluppato da Backwoods Entertainment and Application Systems Heidelberg, si vuole inserire nella lunga tradizione di avventure dense di mistero, di sense of wonder, e di un pizzico di ironia, quando non comicità, iniziata da titoli come Zak McKracken and the Alien Mindbenders, Maniac Mansion, giusto per fare due storici esempi.
Da parte sua ha uno stile grafico fumettistico personale, una trama sufficientemente intricata, e un sistema di gioco molto intuitivo.
Purtroppo la storia non ha spunti veramente sorprendenti, i personaggi (compreso il protagonista) sono un po' piatti, e gli enigmi sono poco intuitivi. Per risolverli a volte l'unico modo è la "forza bruta", ossia tentare e ritentare di usare tutto con tutto, senza capirne veramente il motivo.
Il gioco è quindi poco soddisfacente su questo fronte.
Come avventura per giocatori poco esperti può regalare qualche ora d'intrattenimento, se cercate una pietra miliare del genere e conoscete qualche titolo storico, rimarrete delusi.
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