Sabato 24 novembre la Libreria dei Ragazzi di Milano ha organizzato un incontro con Barbara Cantini, la creatrice di Mortina. Per la libreria è stato uno dei tantissimi incontri organizzati per avvicinare bambini e ragazzi ai libri, iniziativa che va avanti regolarmente da anni e che si dimostra sempre molto interessante. Per l’autrice è stata l’occasione per parlare del suo lavoro, spiegando la nascita del personaggio e confrontandosi con i lettori.
La serie è composta da Mortina. Una storia che ti farà morire dal ridere (2017), Mortina e l’odioso cugino (2018) e Mortina e l’amico fantasma (2018), mentre un quarto libro dovrebbe essere pubblicato fra qualche mese.
Secondo la biografia riportata sui libri Barbara Cantini è nata a Firenze nel 1977. Dopo la laurea si diploma in cinema d’animazione.
Ha lavorato come animatrice cartoon a varie serie TV per la RAI fino al 2011, quando ha vinto il concorso “L’illustratore dell’anno”. Da allora si dedica a tempo pieno all’illustrazione collaborando con editori americani, inglesi e italiani. Vive nella campagna fiorentina con il marito, le due figlie, quattro gatti e un impavido criceto… ormai zombie.
Per Mondadori ha pubblicato nel 2017 Mortina, primo volume della serie, un successo internazionale tradotto in ventitré lingue, cui nel 2018 è seguito Mortina e l’odioso cugino.
Un’autrice esperta quindi, che per anni ha lavorato nell’animazione e nell’illustrazione prima di creare un personaggio suo. L’incontro è stato aperto dalla libraia Anna che ha letto al pubblico la prima storia, mentre sullo sfondo scorrevano le immagini del libro stesso. Delle storie è disponibile il booktrailer:
Il tratto grafico è semplice, ma allo stesso tempo le scene sono ricche di dettagli, caratteristiche che consentono sia una visione immediata, d’insieme, che una più attenta, alla scoperta di elementi curiosi. Quanto alle storie, parlano di amicizia e delle relazioni con gli altri e uniscono la tenerezza dei personaggi a una sottile vena di humor nero che fa piacevolmente rabbrividire i piccoli lettori senza spaventarli davvero. E i lettori hanno dichiarato di aver apprezzato numerosi elementi, dalla trama investigativa del secondo e terzo libro alla presenza del cane Mesto fino alla possibilità di Mortina di smontarsi a pezzi e poi ricucirsi per tornare intera.
Dopo la lettura Cantini ha parlato della nascita dei personaggi spiegando le “ricette” da lei usate per crearli. Gli ingredienti, mostrati sullo schermo, erano dosati come ingredienti reali, perciò la spiegazione ha elencato, fra le altre cose, due cucchiai di foto antiche, per studiare come erano confezionati gli abiti un centinaio di anni fa, o tre tazze di levrieri, meglio se albini, per trovare il modo migliore per raffigurare il cane Mesto. Il tutto è stato cotto in un calderone per undici anni circa, con la rivelazione quindi che il primo schizzo di Mortina è stato realizzato dall’autrice ben undici anni prima della pubblicazione della prima storia.
Tantissime le fonti d’ispirazione per libretti di una cinquantina di pagine, segno di un’attenzione enorme per ciascun dettaglio. Si va da La sposa cadavere di Tim Burton alla serie televisiva Zombie Hotel e alle illustrazioni di Edward Gorey, mentre per i personaggi riferimenti più diretti sono personaggio di Mercoledì di La famiglia Addams per Mortina, la personalità di Snoopy, con il suo saper fare tutto, per Mesto, ed Henri de Toulouse-Lautrec, con la postura elegante dei personaggi, per la Zia Dipartita. Accanto alle fonti d’ispirazione c’è una gran quantità di schizzi, anche brutti, fatti rapidamente per fissare le idee, in attesa di poter sviluppare adeguatamente ogni dettaglio.
I cambiamenti, nell’evoluzione della storia, sono molti. A livello grafico l’autrice ha mostrato la differenza fra i primi bozzetti e il risultato finale, ma ha parlato anche del fatto che in qualche caso alcune scene sono state invertite rispetto allo storyboard iniziale perché funzionavano meglio se presentate nell’ordine opposto, o ha raccontato di aver ridotto le dimensioni dei personaggi nella scena finale della prima storia per poter includere nella tavola anche Villa Decadente. Quanto ai personaggi, in un primo momento l’animale di compagnia di Mortina non era un levriero albino ma un pipistrello balbuziente.
Per realizzare il primo libro ha lavorato 8-9 mesi, tempo che le è servito non solo per narrare la storia ma anche per inventare un intero mondo. Con i volumi successivi il tempo si è ridotto a 5-6 mesi. Da poco ha iniziato a lavorare a una quarta storia, che dovrebbe essere pubblicata in giugno. L’ambientazione in questo caso non sarà a Villa Decadente ma presso un lago in montagna, a casa del cugino Dilbert, dove Mortina si recherà in vacanza. In fase di lavorazione sono anche gli audiolibri del secondo e terzo libro, mentre il primo è già disponibile su Audible.
Finita la presentazione dei libri l’autrice ha tenuto una breve lezione di disegno per i piccoli lettori, aiutandoli a creare i loro personaggi. Un pomeriggio piacevole per tutti i presenti, e la dimostrazione di come sia possibile coinvolgere con i libri anche i bambini se l’autore ha qualcosa da dirgli.
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