A breve debutterà The Sinking City, videogame di chiara e dichiarata ispirazione lovecraftiana. In occasione di questo rush finale, l’editore francese BigBen ha deciso di rilasciare un trailer che approfondisce meccaniche e alchimie che andranno a normare le scene investigative del suddetto gioco.
L’obiettivo è stato quello di ricreare un ambiente cupo e punitivo. Per raggiungere un traguardo simile senza sfociare nella difficoltà artificiale, gli sviluppatori di Frogwares hanno deciso di dare sfogo alla loro vena anarchica rimuovendo gli ormai onnipresenti segnalatori di missione. In poche parole The Sinking City non tiene per mano l’utente, anzi lo provoca e lo obbliga a stare attento, a pagare le conseguenze delle sue scelte.
Il protagonista sarà avvantaggiato nelle sue indagini attraverso il potere della “retrocognizione”, la capacità di squarciare il velo della realtà per rivivere un’impressione del passato. È una meccanica simile a quella adoperata nel recente Return of the Obra Dinn, uno strumento narrativo potente e che può regalare prestigiosi risultati, se maneggiato con la dovuta arguzia.
Con un retaggio radicato nelle trasposizioni videoludiche di Sherlock Holmes, Frogwares ha tutte le carte in mano per poterci offrire un prodotto il cui gameplay vada a soddisfare tutti quei pruriti lasciati dall’altalenante Call of Cthulhu.
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