L'Abbazia di Westminster non è disponibile per le riprese dell'atteso film Il Codice Da Vinci, tratto dal best-seller dell'autore americano Dan Brown. Un po', a dire il vero, era anche nell'aria, visto i pessimi rapporti del Codice con il Vaticano e la Chiesa Anglicana: nel romanzo, Gesù ha una relazione con Maria Maddalena, e questo non è proprio andato giù agli alti prelati.
Richiesta dei produttori respinta con decisione: "Il Codice da Vinci è teologicamente infondato e non possiamo avallare le teorie religiose e storiche controverse e non ortodosse del libro, né le sue interpretazioni della cristianità e del nuovo testamento, dunque non sarebbe appropriato girare qui scene del film".
Da aggiungere che Dan Brown ha fatto più di un pasticcio, nelle descrizioni, e il fatto sta facendo impazzire i guardiani della chiesa. Davanti alle domande dei turisti che hanno letto il libro e si aspettano di vedere l'abbazia in un certo modo, c'è insomma da arrabattarsi un po'. Dicono dall'abbazia: "Riceviamo già oggi regolarmente e quotidianamente domande legate al libro e ci aspettiamo che aumentino ancora nei prossimi anni, anche se noi non facciamo niente perchè accada, proprio per via del fatto che il romanzo ha tanto successo".
Guerra a distanza, in definitiva. E si ha l'impressione che rimarrà tale.
Diretto da Ron Howard, il film conta su un cast di tutto rispetto e sembra già destinato a diventare un record di incassi. Tom Hanks nella parte del protagonista, il professor Langdon.
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