Al PLAY di Modena viene organizzato il convegno Giochi per stare al mondo. Il gioco di ruolo come stimolo educativo, anche a scuola. Le esperienze più importanti attualmente in corso a livello nazionale saranno portate come pratiche utili e accessibili per tutti a Play Festival del Gioco (Modena Fiere) domenica 7 aprile 2019, in due incontri organizzati da Gattaiola.it con Federludo e RiLL.
Esperienze a confronto
Alle 12,30 in sala 30 è in programma la tavola rotonda con case histories sulla valenza educativa del gioco di ruolo dai 9 ai 18 anni, a scuola e in ambito educativo. Intervengono: Riccardo Taurisano, ideatore e organizzatore del progetto interregionale di gioco di ruolo #Giocaruolando che ha coinvolto giovani delle scuole secondarie di istituti scolastici di Toscana, Emilia Romagna e Liguria; Michele Torbidoni, ideatore e responsabile del progetto Kids & Dragons che ha fatto giocare di ruolo oltre 300 ragazze e ragazzi in tutto il territorio nazionale (30 Comuni) e che sta dando vita a un gioco pensato per bambini, genitori ed insegnanti che viene presentato proprio a Play; Daniele Orkof Leotta, coorganizzatore di Giocaruolando, insieme a 3 dei bambini (8-12 anni) protagonisti della parte di torneo che si è svolto a Genova; Barbara Fini, insegnante di scuola secondaria di primo grado, autrice di scenari LARP per la scuola e in particolare del gioco di ruolo dal vivo per la prevenzione del bullismo Gli spettatori. Partecipano inoltre Marco Corazzesi, narratore di lungo corso anche per i progetti Kids&Dragons e Giocaruolando, oltre che DM a tavoli per bambini di 6-13 anni a Firenze Fantasy, Fabio Boero con un videocontributo sull'esperienza di Ludo Ergo Sum della Associazione Culturale Ludo Ergo Sum – Tana dei Goblin di Imperia e Filippo Vincenzi di Area Games per Giocaruolando a Forlì per parlare degli aspetti teorici e pratici dell'introduzione e della conduzione di attività di gdr nei contesti educativi.
Gli esperti
Alle 14,30 sempre in sala 30, Romina Nesti, pedagogista e formatrice, interviene sull'aspetto didattico-educativo. Il gioco di ruolo infatti, grazie alle sue caratteristiche, può essere un importante mezzo e strumento educativo. In maniera particolare può contribuire allo sviluppo di competenze trasversali e soft skills, oggi sempre più richieste per essere cittadini attivi e partecipi del nostro tempo. Il GDR può essere lo sfondo sul quale costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi.
Segue l’intervento di Riccardo Taurisano, che parla dell'aspetto sociale e filosofico: il ruolo del gioco di ruolo nella comunità globale contemporanea come linguaggio in grado di fornire gli strumenti adeguati per meglio comprendere, approfondire e sopravvivere con maggiore consapevolezza nell'epoca dell'auto-rappresentazione: alcuni riferimenti filosofici sul concetto di coscienza, analogo io, meta-narrazione ecc. Daniele Orkof Leotta, laureando magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e atipico all'Università di Genova, interviene sugli aspetti psicologici.
Entrambi gli incontri sono organizzati e moderati da Anna Benedetto, giornalista, blogger, giocatrice di ruolo, e aderiscono alla campagna #sbullizziamoci.
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