Con Il mago M. L'orma editore inizia la pubblicazione delle opere di René Barjavel, autore poco noto in Italia, considerato un punto di riferimento del fantastico francese. Dopo questo romanzo è prevista la pubblicazione entro l'anno di La notte dei tempi e Sfacelo, due libri che hanno venduto milioni di copie.
Barjavel, con questo romanzo scritto verso la fine della carriera rivisitò un tradizionale racconto epico: il ciclo del Graal, le gesta di Merlino, di Artù e dei suoi cavalieri.
Sinossi
Che ne è stato del tempo delle avventure? Dove sono i cavalieri, le dame, le maghe e gli stregoni? Dove è finito Lancillotto, il miglior cavaliere del mondo, che per amore si rivoltò contro il suo re? Dove sono Parsifal il puro, Bors il giusto, e il leale, impetuoso Galvano? E che ne è stato di Artù, il re magnanimo? Della regina Ginevra, infelice e bellissima? Di Morgana l’invidiosa, la traditrice?
Come per un incantesimo di Merlino, il mondo dei cavalieri di Camelot è rimasto congelato fuori dalla Storia, ma perfettamente vivo nell’immaginario di tutti. E in pieno XX secolo sarà René Barjavel, maestro indiscusso della fantascienza, a dare una nuova forma, scorrevole e avvincente, alla più immortale delle avventure.
La vicenda dei cavalieri della Tavola Rotonda riprende dunque vita intorno a Merlino, il mago M., e alla sua amata Viviana. Sono loro a tessere le trame, a intrecciare le gesta che culminano – con una sapiente struttura a piramide in cui nessun tassello è superfluo – nella Ricerca del Graal: in essa l’umanità insegue il suo scopo ultimo, una pienezza che è per sua natura irraggiungibile. Perché è nella ricerca stessa che il cavaliere trova la sua ragione di essere. Perché la Ricerca ci è necessaria.
HA UN’ARIA DI FAMIGLIA CON… Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri di John Steinbeck; L’Orlando furioso raccontato da Italo Calvino; la serie Game of Thrones; Excalibur di John Boorman; Lancelot du Lac di Robert Bresson; Il giardino del mago del Banco del Mutuo Soccorso.
L'autore
René Barjavel (1911-1985) è considerato il padre della fantascienza francese moderna. Scrittore, giornalista e sceneggiatore di numerosi film, con i suoi romanzi sul viaggio nel tempo, la fine del mondo e i pericoli della tecnologia ha conquistato milioni di lettori diventando oggetto di un culto intergenerazionale. Nelle classifiche dei migliori libri di fantascienza della Storia compaiono regolarmente i suoi Sfacelo e La notte dei tempi. Dedicò gli ultimi anni della sua vita alla stesura de Il mago M., definito da The Arthurian Handbook «uno dei migliori adattamenti moderni della leggenda arturiana».
Un brano
Più di mille anni fa, in Bretagna, viveva un mago di nome Merlino. Era giovane e bello, aveva lo sguardo vivace e malizioso, un sorriso vagamente beffardo, le mani sottili, la grazia di un ballerino, la noncuranza di un gatto, la vivacità di una rondine. Lo scorrere del tempo non lo sfiorava, sua era la giovinezza eterna delle foreste.
Un estratto
René Barjavel, Il mago M., traduzione di Anna Scalpelli, L'Orma Editore, pagg. 408, 20€
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