Molti anni fa viveva un imperatore, il quale amava tanto possedere abiti nuovi e belli, che spendeva tutti i suoi soldi per abbigliarsi con la massima eleganza. Non si curava dei suoi soldati, non si curava di sentir le commedie o di far passeggiate nel bosco, se non per sfoggiare i suoi vestiti nuovi: aveva un vestito per ogni ora del giorno, e mentre di solito di un re si dice: - E' in Consiglio! - di lui si diceva sempre: - E' nello spogliatoio.

E' così che inizia la favola I vestiti nuovi dell'imperatore, una delle più conosciute favole di Hans Christian Andersen. In questa versione cinematografica, ambientata nell’improbabile Granducato di Certaldo, però ci troviamo alle prese non con un capriccioso imperatore, ma con un vanesio granduca.

In un tempo indefinito che conserva il sapore della fiaba, due imbroglioni si recano dal vanitoso Granduca, un nanetto temutissimo, per proporgli un affare: sfruttando la sua vanità si offrono di fabbricargli un abito con una stoffa particolare, che solo le persone intelligenti e che svolgono il proprio lavoro con criterio potranno vedere. Quando il Granduca si troverà nudo davanti ai suoi sudditi nessuno avrà il coraggio di ammettere di non ruiscire a vedere il magnifico abito.

Una curiosità: i veri abitanti della cittadina toscana hanno coralmente e goliardicamente partecipato alle riprese.

Contenuti speciali: backstage; video musicale "la bella donna"; trailer; 28 corti di comici toscani.