Variety ha diffuso la notizia che Rutger Hauer è morto nella sua casa in Olanda in seguito a una breve malattia. L'attore aveva 75 anni.
A comunicarlo alla stampa è stato il suo agente Steve Kenis.
Hauer è un volto iconico per gli appassionati di cinema fantastico. A partire da Roy Batty, il replicante del film Blade Runner del 1982, a Etienne Navarre in Lady Hawke (1985), forse i ruoli che più ricordiamo come appassionati di fantastico.
Era stato lanciato da Paul Verhoeven negli anni '70 con due serie TV famosissime in Olanda: Floris e Turkish Delight.
Approdato ad Hollywood ha recitato molti ruoli da cattivo, da antieroe e da eroe riluttante, passando dalla "serie A" a produzioni di "serie B" con grande professionalità.
In ordine sparso lo ricordo anche come guerriero amorale in L'amore e il sangue (Flesh & Blood) di Verhoeven, pericoloso terrorista in I Falchi della Notte, come antagonista di Sylvester Stallone, assassino psicopatico in The Hitcher – La lunga strada della paura, guerriero non vedente in Furia Cieca.
Un ruolo prestigioso fu quello di Andreas, il barbone combattuto tra il bene e la sopravvivenza in La leggenda del Santo Bevitore di Ermanno Olmi, tratto dal romanzo di Joseph Roth.
Tantissime le apparizioni e le guest star, ricordiamo ancora Sin City, Batman Begins, Valerian e la città dei mille pianeti, Dracula 3D, Nostradamus, True Blood, Buffy e Merlin tra le tante. Un lungo curriculum che potrete anche voi consultare su Imdb.
Hauer era molto attivo nel social, come portavoce dell'organizzazione ambientalista Greenpeace e fondatore della Starfish Association, un'associazione non-profit impegnata nella lotta all'AIDS.
In anni recenti frequentava spesso il nostro paese, concedendosi senza remore ai fan. L'ho incontrato a Milano, alla presentazione di una versione restaurata di Flesh & Blood, e mi pento di non averlo intervistato ufficialmente perché era una persona di modi garbati e squisiti.
In anni più recenti è stato ospite a Etna Comics e Science+Fiction Festival.
Gli sopravvivono la seconda moglie Ineke ten Cate, e la figlia, anch'essa attrice, Aysha Hauer, dal suo primo matrimonio con Heidi Merz. A loro e a tutti i suoi congiunti va il nostro cordoglio.
Per quanto mi riguarda posso dirvi che a parte il momento più ravvicinato, Etienne Navarre è un personaggio che amo tanto quanto Roy Batty.
Non possiamo certo non ricordarlo con uno dei il monologhi più famosi della storia del cinema, quello che inizia con "Ho viste cose…" in Blade Runner. Un discorso che la leggenda vuole sia in gran parte farina del suo sacco, che lo ha consegnato per sempre al nostro immaginario. Coincidenza ha voluto che Hauer sia morto nello stesso anno del suo alter ego, il 2019.
A questo ricordo aggiungo lo struggente momento in cui Etienne si trasforma da lupo in uomo per colpa di maledizione lanciata mediante un patto satanico dal malvagio Vescovo di Aguillon. Per un attimo, breve e lunghissimo allo stesso tempo, incrocia lo sguardo con l'amata Isabeu (Michelle Pfeiffer), la quale per la stessa maledizione si sta invece trasformando da donna in falco. Un momento intenso di un film forse non perfetto, ma che ci è rimasto nel cuore.
Grazie di tutto.
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