Nuovi disastri per il geologo Kristian Elkjord (Kristoffer Joner). Dopo essere sopravvissuto all'alluvione provocata dalla frana di un fiordo, è un uomo ancora scosso, che stenta a ritornare alla vita precedente.
Lo stress post-traumatico lo ha portato a separarsi dalla moglie Idun (Ane Dahl Torp) e ad allontanarsi anche dai figli: l'universitario Sondre (Jonas Hoff Oftebro) e la piccola Julia (Edith Haagenrud-Sande).
Ma le questioni personali dovranno aspettare. È infatti convinzione di Kristian che alcune scosse, apparentemente dovute ad attività umane, siano invece i segnali premonitori di un terremoto di entità almeno pari a quello che nel 1904 devastò Oslo.
Ovviamente il terremoto arriverà prima di qualsiasi aspettativa e il geologo dovrà di nuovo rischiare la vita per salvare la sua famiglia, in una Oslo che ha perso la memoria storica del terremoto, con costruzioni inadeguate per una zona a rischio sismico.
Come The Wave s'ispirava a eventi reali accaduti in Norvegia, anche The Quake ricorda che il paese scandinavo è una zona nella quale si sono verificati terremoti devastanti, pur se meno frequenti che in altre parti del mondo. I terremoti sono eventi naturali incontrollabili e imprevedibili tutt'oggi, e il film stesso non fa diventare Kristian Elkjord un indovino. Semplicemente il geologo è testimone di eventi che riesce a identificare come terremoti, in quanto privo dell'incredulità tipica di chi ha perso la memoria storica.
Come accade nel mondo reale, il terremoto provoca più vittime di quante ce ne sarebbero state se gli edifici fossero stati costruiti con tecniche adeguate.
John Andreas Andersen prende il posto alla regia di Roar Uthaug, costruendo un film che, evento scatenante a parte, è la fotocopia del primo. Non è comunque necessario aver visto il primo film per fruire di The Quake. The Wave può essere pensato come un pregresso tragico vissuto dai personaggi. Certo è che se lo avete visto noterete facilmente le analogie.
Se i disaster movie di Hollywood hanno una struttura corale, con storie diverse che s'intrecciano durante l'evento, qui abbiamo solo la ricerca del protagonista di un modo di salvare se stesso e la famiglia.
Considerate le differenze di budget con produzioni simili oltreoceano, il film raggiunge con onestà il suo obiettivo sul fronte dello spettacolo, meno sul fronte delle emozioni che un prodotto del genere dovrebbe dare, risultando prevedibile in molti passaggi.
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