Sino a ieri i romanzi fantasy erano appannaggio, quasi esclusivo, di scrittori di lingua inglese, con buona partecipazione anche da parte europea. Ora prepotentemente viene alla ribalta Sergej Luk’janenko, nato nel Kazakistan, che da Mosca ci manda un romanzo fantasy dal titolo I guardiani della notte che in Russia pare sia diventato un libro di culto e dal quale è stato tratto un film che, sempre in Russia, ha avuto un’enorme successo, tanto che ora sarà distribuito in tutto il mondo. Del film abbiamo parlato a marzo (vedi /notizie/2509/). In Italia il film dovrebbe arrivare questo autunno, nell’attesa godiamoci il romanzo.

Dalla quarta:

La notte di Mosca è pericolosa! Criminali e assassini si aggirano per le strade e si mescolano agli Altri: vampiri e mutanti, stregoni e fattucchiere che escono in caccia dopo il tramonto. La loro forza è immensa, ma non bastano le armi tradizionali per combatterli. Solo Anton e quelli come lui possono riconoscerli, perché compito dei guardiani è quello di far rispettare l'antica tregua stipulata tra le Forze della Luce e le Forze delle Tenebre. Ma qualcosa nella pace millenaria che divide il popolo della notte da quello del giorno si è incrinato, e il destino dell'umanità ora è legato a quello di un ragazzo che non sa di possedere un enorme potere. Comincia cosi una guerra senza esclusione di colpi, tra macchine di lusso e corvi parlanti, mafia russa e minacce apocalittiche, vodka e sortilegi. Una corsa contro il tempo per sconfiggere la maledizione che potrebbe porre fine al mondo.

I guardiani della notte di Sergej Luk’janenko (Nocnoj dozor – Night Watch, 1998, Traduzione Nadia Cicognini e Cristina Moroni, Mondadori Editore, collana I grandi del fantastico, pag. 494 - € 16,00 - ISBN 88-04-54699-9)