In libreria troviamo un interessante romanzo che mescola per bene realtà storica, leggende e un pizzico di fantasy. Il romanzo Il vento soffia nella foresta, della scrittrice italiana Teresa Buongiorno, ci narra fatti avvenuti nel 792 dopo Cristo circa. In quel tempo Carlomagno non era ancora imperatore, la Francia non esisteva come nazione e Roma era una cittadina di soli ventimila abitanti. Ma proprio in quei giorni inizia la storia della detronizzazione dei Merovingi con il mistero del Santo Graal.

Come di consueto leggiamo la quarta di copertina:

«Quando aveva attraversato il villaggio la gente l'aveva osservato, curiosa. Non era cosa comune vedere un monaco con un bimbo in spalla, e la capra aggiungeva stranezza a stranezza...

Imboccarono il sentiero della foresta, e la gente, nel villaggio, si fece il segno della croce: non c'era un cristiano che avrebbe osato addentrarsi nel bosco durante la notte, a meno che non avesse fatto un patto col diavolo, o che cercasse la morte. Avventurarsi nella foresta maledetta con un bambino, poi, era cosa inaudita. Le vecchie storie parlavano di sacrifici pagani perpetrati sotto le antiche querce, e di bambini sgozzati in onore di Satana. Del resto il viottolo denunciava l'abbandono, era invaso dai rovi e a tratti scompariva, inghiottito dal bosco. Il monaco pareva non darsene pensiero. Procedeva assorto nel suo borbottio, un poco incespicando, un poco arrestandosi per le impennate della capretta, finché scomparve tra gli alberi, frustati dal vento. Le foglie ingiallite scricchiolavano sinistramente sotto i suoi passi e l'intera foresta sembrava lamentarsi nel freddo. Scendeva rapidamente la notte. Sarebbe stata lunga e buia».

Il vento soffia nella foresta di Teresa Buongiorno (2005, Salani Editore, pag. 285 - € 13,00 - ISBN 88-8451-543-2)