Nonostante i posti numerati e i biglietti esauriti dalle sette del mattino, l’arrivo di Sir Patrick Stewart a Lucca non ha impedito a molti di provare a mettersi in fila per entrare al Teatro del Giglio, ed assistere alla presentazione di Star Trek: Picard. Disponibile sulla piattaforma Amazon Prime dal 20 gennaio, la nuova serie riporta Stewart a rivestire i mitici panni del capitano che lo ha reso celebre al grande pubblico. Un’occasione unica quella di Lucca per i fan italiani che hanno potuto vedere, oltre al loro beniamino, anche alcuni attori del cast tra cui Isa Briones, Santiago Cabrera, Michelle Hurd e Evan Evagora.
Pochissime indiscrezioni sulla serie, ancora top secret, sono emerse dalla chiacchierata ma tutta l’attenzione della sala gremitissima era rivolta a Patrick Stewart, come al solito in splendida forma.
Domanda: Che cosa l’ha convinta a rivestire i panni di Jean Luc Picard, e come è cambiato il personaggio in questi anni?
P.S. La verità è che non volevo essere di nuovo Picard. Non perché avessi un cattivo rapporto con questo personaggio, quanto perché, dopo sette stagioni di Next Generation e quattro film, mi sembrava che ci fosse poco di nuovo da dire su di lui. Le cose sono cambiate quando ho partecipato al primo meeting con gli autori. Ho chiesto loro di mandarmi qualche riga scritta del progetto e mi sono arrivate trentacinque pagine che ho letto avidamente. Al nostro secondo incontro era già convinto perché capivo che questo nuovo Picard sarebbe stato molto diverso da quello che fino ad ora si era visto del personaggio.
Domanda per tutto il cast. Che cosa succede nella serie? Il trailer è spettacolare ma non dà molte indicazioni sulla storia.
Non possiamo dire nulla. Sarà emozionante e diverso da tutto ciò che fino ad ora avete visto in Star Trek. E’ stata posta molta attenzione sul mondo di oggi e sui risvolti psicologici dei personaggi.
Però è importante dire che anche questa serie si iscrive in quella che è stata la grande tradizione di Star Trek che dalla prima stagione ha voluto osservare l’umanità. Picard parla di un gruppo di persone in fuga, alla ricerca disperata di qualcosa. Esseri imperfetti come siamo noi tutti che sperano in un futuro migliore. Più nello specifico, parlando della serie e rilevando qualcosa di più sulla trama, si tratta di individui uniti da un evento drammatico successo diciassette anni prima, con il quale devono fare i conti.
P.S. I fan però devono sapere che, oltre a molti elementi nuovi come, ad esempio Picard che possiede un cane, ci sono anche tante vecchie conoscenze come Brent Spiner, Jonathan Frakes e Marina Sirtis. Ma è chiaro che una serie di Star Trek non si limita a guardare con nostalgia il passato ma parla anche del mondo di oggi che, secondo me, è un casino. Ci tengo a dire che, sono contro la brexit e l’uscita dall’Unione Europea.
Domanda: Sir Patrick Stewart cosa ha provato nell’aver rimesso dopo tanti anni l’uniforme della flotta stellare?
P.S. Non mi entusiasmava l’dea e diciamo che da un punto di vista strettamente della trama, in realtà Picard non la rimette mai poiché non appartiene più alla flotta. C’è una scena però di un incontro con Data in cui ho dovuto indossare l’uniforme e devo dire che è stato molto emozionante.
Domanda: Come è stato per i nuovi membri del cast entrare a fare parte del mondo di Star Trek?
Tutti rispondono che è stato emozionante poiché hanno immediatamente sentito il grande affetto del pubblico che li accolgono con entusiasmo nonostante la serie non sia ancora uscita. Tutti inoltre sono stati onorati di recitare con un gigante come Stewart.
P.S. In tutti i miei sessanta anni di carriera ho sempre pensato che sia importante lavorare con un gruppo, per poter interagire, scambiare energie e idee. Dal 1987 ad oggi ho avuto la fortuna di far parte di uno dei gruppi più incredibili in cui potessi imbattermi. Perché Star Trek è fatto sia dagli attori ma anche dai costumisti, dai registi, dai fan, dai truccatori… insomma da un universo che comprende tantissime persone unite da una passione.
Domanda: Patrick Stewart lei che è conosciuto sia per un intrattenimento popolare come quello di Star Trek, ma anche come attore shakespeariano, come pensa siano legate cultura alta e bassa?
P.S. Ci sono molte cose che le legano ma credo che tre siano le più importanti: l’intrattenimento, il contenuto e come questo racconti il modo per costruire un mondo migliore.
Alla fine della conferenza Sir Stewart ha lasciato le sue impronte con firma nella Walk of Fame di Lucca Comics, tra gli applausi dei fan, degli attori che lo avevano accompagnato e del sindaco di Lucca Alessandro Trambellini.
Le foto sono a cura del redattore, Martina Grusovin.
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