Grazie a Need Games!, La Leggenda dei Cinque Anelli (L5A), gioco di ruolo fantasy d’ispirazione nippo-feudale ha raggiunto i lidi italiani a fine 2019, ispirando il popolo del Bel Paese con un manuale dalle tinte uniche ed esotiche. Nonostante le sue spiccate qualità, questo debutto si era tuttavia dimostrato inadatto ad approfondire la mole di suggestioni che chiaramente vivacizzavano i dietro le quinte. Impero di Smeraldo – La guida Essenziale al Rokugan, primo supplemento del brand, riesce a compensare ogni mancanza precedentemente registrata, anche se, nel farlo, preferisce adottare un approccio trasversale.

Struttura

Non è insolito che i manuali base dei GdR tengano in “ostaggio” alcuni punti salienti dei loro mondi di gioco, che centellino le informazioni. Si tratta di una strategia editoriale comune: dilazionare il contenuto per spingere la clientela a finanziare un numero sempre crescente di tomi. Rispetto alla certa concorrenza, L5A si è dimostrato anche abbastanza mansueto, mettendo in campo i dati essenziali per poter iniziare a muovere i primi passi. Avendo una natura tanto topica, d'altronde, bastava ispirarsi a film e fumetti di samurai per avere tutto quello che serve a gestire una partita.

Ispirarsi a dei media terzi, tuttavia, non permette di apprezzare adeguatamente gli stralci politici e sociali che evidentemente si intrecciano con la vita nel paese fittizio del Rokugan. Per comprendere le caste, le abitudini e gli intrighi che dilaniano queste lande orientaleggianti non resta che affidarsi a Impero di Smeraldo, espansione che va a coprire ogni frangente, anche i più inaspettati.

L’impatto col manuale è tuttavia inaspettatamente violento, sin da subito si ha la sensazione che il tomo si rifiuti di adeguarsi alle convenzioni più radicate dell’editoria di genere. I giocatori più attenti noteranno immediatamente che la mappa riportata a inizio volume non rispecchi la cartografia ufficiale del gioco: le geografie sono le medesime, ma molti punti di interesse e cittadine sono state depennate.

In altri termini, nel supplemento sembrerebbero mancare molti dei contenuti attesi, mentre altri ancora sono accennati solamente di sfuggita. Eppure stiamo parlando di 256 pagine di contenuti, com'è possibile una simile avarizia tematica? Qui si fa largo l’intuizione anticonformista dei designer di Fantasy Flight Games: ripudiare l’esposizione didascalica in favore di un format “didattico”.

Hanno cioè preferito esporre il mondo del Rokugan in chiave etnologico-architettonica, analizzando approfonditamente ogni aspetto dei costumi e delle culture per poi riportarne in maniera didascalica solamente gli esemplari più caratteristici. Una scelta audace che chiede da parte dei lettori molto impegno, ma che regala una conoscenza profonda dei climi e delle sensibilità dell’intero impero.

Le persone e i luoghi

Impero di Smeraldo si divide in otto capitoli: un’introduzione, sei sezioni interamente dedicate al Rokugan e un ultimo paragrafo atto a includere alcune nuove opzioni del giocatore. Il supplemento apre l’esperienza con un’esposizione dettagliata degli eventi mitologici su cui si fondano le credenze e le tradizioni del mondo di gioco. Non è altro che una nota di colore, ma aiuta a rompere il ghiaccio, illustrando i pretesti su cui si reggono incontri e scontri tra le famiglie feudali che detengono il potere.

L’attenzione verte quindi sullo scandagliare vita e abitudini degli abitanti del Rokugan, più che sulla descrizione dei singoli contesti urbani. Si tratta di un’indagine che concede la massima priorità alla dimensione umana, partendo dai centri di potere per arrivare ai punti più remoti dell’impero. Le cosiddette Terre d’Ombra sono invece omesse, poiché soggetto principale di un supplemento di prossima pubblicazione.

Dai palazzi dei daimyo, il manuale si sposta all'ambiente urbano, quindi alle campagne, ai templi religiosi, ai culti secondari, fino a concludersi con le terre selvagge. Solo una volta che le mille sfaccettature sociali sono esaurite, l’analisi si concede di scendere negli esempi pratici, proponendo mappe dettagliate ed esplicative dei palazzi e dei centri abitati.

Spunti narrativi e postille

Città e paesaggi ricevono uno sguardo minuzioso, un vero e proprio studio di morfologia e di antropologia urbana. I personaggi di rilievo non solo vengono evidenziati, ma vengono illustrati con adeguati background e vengono affiancati dal valore numerico delle loro statistiche, così che possano essere immediatamente accessibili come personaggi non giocanti.

Impero di Smeraldo compie un passo aggiuntivo: suggerisce una serie di “dicerie” e di spunti narrativi con cui, di fatto, intavolare le proprie avventure. Anzi, a ben vedere, quasi suggerisce la stesura di una macro-campagna che vada a coprire l’intero Rokugan, tanto gli inviti sono semplici ed accessibili. Ancor più importante, queste raccomandazioni sono puntuali, ovvero si armonizzano alla perfezione con i contesti descritti, risultando non solo credibili, ma anche genuine.

I lettori sono inoltre viziati da una serie di informazioni aggiuntive, da delle “postille” situazionali che non avevano trovato luogo nel manuale principale, ma che qui riescono finalmente a esprimersi nel pieno della loro complessità. Dalla vita portuale al come prendere i voti monacali, dalle pratiche di matrimonio alla diplomazia sul campo bellico, in ogni capitolo vengono fornite una serie di sfumature che non solo sono utili a una migliore comprensione del mondo feudale qui presentato, ma che possono anche stravolgere gli obiettivi stessi dei personaggi giocanti, formalizzando percorsi che erano precedentemente sospesi nell’ambiguitá.

Contenuti aggiuntivi

Esiste quindi un settimo capitolo, un epilogo che si carica di nuove e importanti opzioni per i giocatori. Primo tra tutti, viene finalmente reso accessibile il prestigioso clan imperiale, il più importante del Rokugan, sotto al quale tre famiglie ne condividono e tramandano le tradizioni: i Miya, gli Otomo e i Seppun.

Impero di Smeraldo propone quindi nove nuovi classi lavorative. Tra queste possiamo trovare mestieri che nel manuale base avevano poco spazio, quali lo shinobi e il monaco, ma anche l’insolito e stimolante Sosia Kitsune. Se scelto, quest’ultimo permetterá di interpretare uno spirito kitsune, ovvero uno spirito volpe capace di mutare le proprie sembianze.

Anche le liste dei vantaggi e degli svantaggi si allargano, mentre i talenti si limitano all'aggiunta di due sole voci. Ricca è invece la sezione dei nuovi titoli, ovvero delle carriere istituzionali che i personaggi giocanti possono perseguire nelle loro avventure. Sia che mirino a divenire guardie del corpo sia che abbiano l’ambizione di farsi riconoscere come daimyo regionale, i giocatori avranno una miriade di nuovi percorsi con cui poter sedare le proprie brame.

Conclusioni

Impero di Smeraldo – La Guida Essenziale al Rokugan è un prodotto che, nel bene o nel male, finirà con il polarizzare l’opinione del pubblico. Giocatori e Game Master che prediligono uno stile di gioco attivo e veloce potrebbero preferire, sia per questioni economiche che contenutistiche, l’acquisto delle avventure prefabbricate, piuttosto che questo supplemento.

Impero di Smeraldo non è infatti un manuale “pronto all'uso”, richiede pazienza, dedizione e studio. Un approccio pienamente in linea con le tematiche che smuovono il Rokugan e che non sarà certamente di ostacolo a chi apprezza La Leggenda dei Cinque Anelli per i suoi tratti più formali, dagli intrighi di corte al ferreo rispetto della bushido. Come per il tomo base, insomma, anche il supplemento non è per tutti e solo gli appassionati sapranno apprezzarne la spaesante profondità, ma quei pochi sapranno ricavarne centinaia di ore di gioco.