Sono tempi duri per gli amanti del cinema. Un'altra personalità di Hollywood come il regista Joel Schumacher è venuto a mancare, solo pochi giorni dopo la perdita di Ian Holm.
Un regista a tutto tondo, che nella propria carriera ha trattato moltissimi generi.
Il trampolino di lancio è avvenuto con il sentimentale St. Elmo's Fire (1985), passando per l'horror con i giovani vampiri nel cult Ragazzi Perduti (1987) e poi il thriller con un ispirato Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia (1993).
A metà anni Novanta ha raccolto da Tim Burton il testimone del giustiziere di Gotham con Batman Forever (1995) e Batman & Robin (1997) donando alla serie di cinecomic un look più cartoonesco e maggiormente vicino al sapore del classico Batman con Adam West.
I primi anni Duemila lo vedono impegnato sul fronte di guerra con Tigerland (2000), un addestramento al Vietnam e il film d'azione Bad Company – Protocollo Praga (2002) con Anthony Hopkins.
E non ha abbandonato il thriller: in 8mm – Delitto a luci rosse (1999) mette Nicolas Cage e Joaquin Phoenix sulla pista di un inquietante assassino e prosegue con il coraggioso In linea con l'assassino (2002), interamente ambientato in una cabina telefonica con Colin Farrel sotto l'occhio di un cecchino.
Passa poi al musical nel 2004, realizzando Il fantasma dell'opera con Gerard Butler nei panni del fantasma, ispirato dalla celebre opera teatrale.
Un viaggio nella mente umana con una sfumatura sovrannaturale vede un Jim Carrey tormentato in Number 23 (2007).
La sua carriera prosegue poi fino alla regia di due episodi della serie TV House of Cards nel 2013.
Un regista completo, che ha offerto tante pellicole che sono entrate nella cultura popolare (chi non si sente un po' un Bill Foster in certe "giornate no"?) che sarebbe trapassato serenamente
secondo il proprio portavoce e ricordato con affetto dai propri amici e collaboratori
. Si uniscono quindi al saluto anche tutti coloro che hanno amato il suo cinema.
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