La storia
Fei Fei ha un sogno: andare sulla Luna per verificare di persona che favole della buonanotte raccontatele da piccola sulla Luna sulla dea che la abita sono reali. In realtà ha anche altri obiettivi: provare al padre vedovo che si sbaglia a considerarle favole e impedire, non è chiaro per quale nesso di consenquenzialità, che la nuova compagna del padre e suo figlio, un bambino vivace e intrapredente, entrino nella loro vita, formando una nuova famiglia.
Piccola ma geniale, Fei Fei studia, sperimenta, costruisce, fino a realizzare un veicolo spaziale che la porterà sulla Luna, insieme al fratellastro in pectore, e a due animaletti da compagnia, alla ricerca della dea. Lì scoprirà un mondo grigio ma pieno di creature luminose e colorate, e intraprenderà un viaggio alla ricerca di un misterioso “dono”.
La produzione
Over the moon – Il fantastico mondo di Lunaria nasce dalla volontà dei produttori cinesi dei Pearl Studio di trovare sbocchi sul mercato mondiale con contenuti ispirati a leggende autoctone. Per farlo sono stati ingaggiati professionisti dell’animazione tra i quali i registi Glen Keane e John Kahrs, con una lunga esperienza presso Disney e Pixar e numerosi premi vinti (uno su tutti il cortometraggio premiato con l’Oscar Paperman), la compianta sceneggiatrice e regista Audrey Wells (Il coraggio della verità) e tanti altri.
I temi
Il risultato è una chiara allegoria dell’accettazione del lutto e dei cambiamenti, una storia di formazione classica, narrata questa volta da un diverso punto di vista culturale. Le animazioni colorate e piene di ritmo potranno sicuramente attirare l’attenzione del pubblico dei più piccoli. La canzoni sono nella media di prodotti del genere, ma non restano impresse a lungo.
Conclusioni
Il pubblico di riferimento del film, diffuso su Netflix in tutto il mondo dal 23 ottobre 2020, è quello delle famiglie, riunite per una piacevole domenica pomeriggio davanti alla TV. A mancare però, e questo rischierà di deludere il pubblico adulto, sono dei sotto testi più elaborati e meno espliciti di quello principale. Non è presente neanche un vero antagonista, solo alcuni piccoli ostacoli che non provocano particolare emozione nel vederli affrontare. Siamo d’accordo che alla fine nelle storie di formazione si scopre che il vero nemico del o della protagonista è se stesso/a, ma qui siamo proprio davanti a una trama molto esile.
La visione di Over the moon – Il fantastico mondo di Lunaria, è scorrevole, anche se forse i 95 minuti potrebbero essere ridotti a 60 senza avvertire particolari mancanze. Non siamo davanti a un prodotto indimenticabile, ma si può vedere senza danni.
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