The Falcon and The Winter Soldier

Sono passati cinque anni da Avengers: Infinity War e poco tempo da Avengers: Endgame. Falcon/Sam Wilson (Anthony Mackie) e Winter Soldier/Bucky Barnes (Sebastian Stan) fanno parte di quella parte di umanità sparita con un blip per cinque anni, poi ritornata, e adesso alla ricerca di una identità nel nuovo mondo che ne è scaturito.

Storie molto diverse le loro, che si sono intersecate in passato, ma che adesso proseguono parallele. Sam lavora per il governo, per il quale ha messo le sue abilità come Falcon a disposizione; Bucky cerca di fare i conti con il suo passato di assassino dell'HYDRA, una condizione che, sia pure sotto condizionamento, lo ha lasciato pieno di incubi e di fantasmi.

I due devono pensano a rimettersi in carreggiata come uomini che come "eroi". Sam, che ha trovato scomoda l'eredità dello scudo di Captain America, cerca invece di rimettere in sesto l'eredità paterna. Dal suo canto Bucky ha nella limitazione dell'uso delle sue facoltà un fondamento del suo percorso di recupero, e stenta anche a trovare un modo per socializzare, da uomo di 106 anni nel corpo di un sano quasi quarantenne.

Sullo sfondo, ma emergerà presto, una misteriosa organizzazione sembra muoversi e organizzarsi per instaurare un ordine mondiale senza confini e bandiere, e non lo fa in modo pacifico. Un mondo pazzo, in cui niente è stabile. Gli alleati di una volta adesso sono nemici e si sente la mancanza di un riferimento simbolico come Captain America.

Il nuovo ordine mondiale, primo episodio di The Falcon and The Winter Soldier , la seconda serie MCU su Disney+, corrisponde a nulla di più che al posizionamento dei pezzi sulla scacchiera. Contiene gli elementi più canonici di una narrazione scritta con mestiere dallo sceneggiatore e showrunner della serie Malcolm Spellman: una lunga e adrenalinica sequenza d'azione come antipasto di quelle che vedremo nelle future puntate; la presentazione dello status attuale dei protagonisti e del mondo in cui agiranno; un colpo di scena finale per agganciare lo spettatore in modo che tra una settimana voglia guardare il prossimo episodio su Disney+.

Lo scopo è raggiunto.  Lo spettatore si trova nella zona di sicurezza di una narrazione piacevole, che prosegue la storia dei personaggi e del Marvel Cinematic Universe e che cerca anche di rispondere ad alcune domande alle quali nei film non si è mai risposto. Per esempio: di cosa vivono i supereroi? Quali sono le loro entrate?

Da questo aspetto mi attendo passaggi ulteriori. Ovvero, dall'approfondire come i personaggi vivono oltre la missione per salvare il mondo, mettendoli a confronto con la vita reale. Dando per scontato che alla fine della serie il mondo in qualche modo lo salveranno. Sarà il come a fare la differenza, e questo è tutto da scoprire.