Arpa celtica sulle Dolomiti

Oltre le nuvole, i suoni dell'anima: un concerto d'arpa con repertorio popolare scozzese, irlandese e bretone. Al Rifugio Dolomites, sul monte Rite, il 9 settembre

Articolo di RC

Martedì 23 agosto 2005

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9 settembre 2005 alle ore 15.00

Oltre le nuvole, i suoni dell'anima

Concerto di musica celtica per voce e arpa

Con il Trio In Accordo: Eliana e Katia Zunino, Gianmarco Pietrasanta.

Brani musicali tratti dal repertorio tradizionale popolare scozzese, irlandese e bretone, con un'attenzione particolare ad alcuni temi musicali e a tipici ornamenti

caratteristici sia della voce sia dell'arpa esplicabili attraverso una presentazione introdotta ad ogni melodia proposta.

Da tempo immemorabile la voce ha scandito attività e vicende accompagnando l'umanità nel suo viaggio attraverso i secoli, proponendosi quale interprete della religiosità o dell'amore laico, incitando alla guerra o inneggiando alla bellezza della

pace. Al pari della voce, uno strumento in particolare ha svolto funzioni analoghe: l'arpa, le cui prime rappresentazioni e raffigurazioni si perdono nella notte dei tempi.

Ripercorrendo particolari sentieri musicali si potrà riscoprire la magia dell'arpa ricreando sensazioni ed atmosfere che proiettano l'ascoltatore in un mondo "segreto", forse appartenente a un lontano passato o a un prossimo futuro. Gli artisti uniranno diversi generi musicali spaziando dalla musica antica, medioevale, barocca dell'area nordica con brani tratti dal folk tradizionale "celtico" raggiungendo le sperimentazioni jazz ricercando nuove vie di comunicazione sonora.

Il termine "celtico" caratterizza un territorio dove è rimasta viva una tradizione di musica popolare che ha consentito di conoscere arie e melodie del passato strettamente legate alla danza. Secondo la tradizione i Celti traevano la loro origine da una gloriosa stirpe di Dei e Guerrieri, dunque consideravano l'esistenza alla stregua di un episodio da vivere in piena armonia con tutto ciò che li circondava; il loro era un canto libero, capace di giungere diretto, al di là di spazio e tempo, fino al Principio di ogni cosa.

Dal Rifugio si dominano le splendide valli delle Dolomiti: il Cadore, la conca di Cortina d'Ampezzo, la Valle di Zoldo, le vette dell'Agordino fino alla Marmolada; due colossi, l'Antelao e il Pelmo, sono le sentinelle rassicuranti di una dorsale rocciosa, coperta di licheni e di muschi, paradiso di naturalisti e di botanici, di quanti amano la quiete e il dialogo con se stessi.

Disponibilità di camere: ci sono 40 posti letto, con camere matrimoniali,

doppie + letti a castello per bimbi, o cameroni per comitive o escursionisti dotate di riscaldamento,docce e servizi; ristorante e possibilità di visitare il Museo della Montagna di Messner.

Nel cuore del paese di Cibiana di Sotto si possono ammirare i "murales".

Le Dolomiti offrono boschi e foreste tra le più grandi e varie d'Europa. Un immenso regno vegetale che va dai piccoli muschi al pino cembro che si spinge alle più alte quote.

Dal pino mugo, signore degli alti territori dei cespugli, all'abete rosso, al larice, al pino silvestre e al pino nero. Dal faggio alla betulla, al salice fino al cedro di monte e all'ontano verde. Dal maggiocondolo all'acero, per poi continuare con il carpino nero, l'ornello e la roverella.

Chi percorre i sentieri delle Dolomiti conosce bene quel lungo sibilo: è l'avvertimento della marmotta. Non è difficile scorgerle, ritte sulla loro postazione di vedetta. Ed è più frequente di quanto si possa pensare - soprattutto per chi ha l'abitudine di girovagare per i "Monti Pallidi", la mattina presto o al calar del giorno - anche l'incontro con i caprioli e con il cervo, il re delle foreste dolomitiche.

Come raggiungere:

Dal Passo Cibiana si può salire comodamente con un efficente servizio navetta,