Richard Donner è un altro importante tassello della storia del cinema che se ne va. Il regista è scomparso lunedì 5 luglio a 91 anni.
In eredità ci ha lasciato importanti icone della cinematografia mondiale che sono ormai considerati cult: Ladyhawke con Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick e I Goonies, entrambi del 1985 che proprio lo scorso anno hanno festeggiato i 35 anni; S.O.S. Fantasmi (1988) con Bill Murray, Arma letale (1987) con Mel Gibson e Danny Glover, la coppia di poliziotti che sono diventati metro di misura per i buddy movies; il Superman con Chrstopher Reeve che nel 1978 ha fatto scuola nel portare i super eroi sul grande schermo.
Ha sempre vissuto a contatto con l’arte drammatica e cinematografica, studiando alla New York University e laureandosi in economia e teatro. Si è poi specializzato in regia televisiva e ha studiato recitazione con David Alexander e Dort Clark.
Il suo primo successo più noto è stato l’inquietante Il presagio del 1976 con Gregory Peck e Lee Remick, ma aveva già diretto anche alcuni episodi di serie TV molto popolari, tra queste I racconti della cripta, Ricercato vivo o morto con Steve McQueen e Ai confini della realtà, per quest’ultima ricordiamo anche l’episodio Incubo a 20.000 piedi con il gremlin in alta quota tratto dal racconto di Richard Matheson e interpretato da un giovanissimo William Shatner prima di diventare il capitano Kirk di Star Trek. Ma anche Perry Mason, Il fuggitivo e L’uomo da sei milioni di dollari.
Non manca anche la produzione di film, tra i quali ricordiamo Free Willy: un amico da salvare (1993), il cult vampirico Ragazzi perduti (1987) e ha contribuito alla “seconda ondata” dei cinecomic producendo il primo X-Men del 2000 e il prequel X-Men le origini: Wolverine del 2009.
Questa è solo una minima parte della sua sconfinata produzione e ci siamo concentrati principalmente sui progetti più avventurosi e fantastici. Perciò salutiamo con tanto rispetto e ammirazione un grande regista che ha plasmato gran parte dell’immaginario popolare dei nostri tempi.
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