La New Line ha invitato la stampa specializzata a visionare venti minuti del Ritorno del Re – giusto un assaggio come hanno fatto due anni fa con La Compagnia dell’Anello. Ecco le impressioni di un fortunato spettatore.

Venti minuti di questo film valgono i centoventi di qualsiasi altro tra quelli che sono usciti e usciranno entro l’anno. Con questo non intendo dire che sia migliore di Nemo e Bill, ma Il Ritorno del Re li ha rimessi tutti in riga. Ma è un po’ come quella storiella che girava quando Jurassic Park fu proiettato mi pare in India, dissero che aveva sbancato i botteghini, certo c’era più divertimento nei primi cinque minuti di Jurassic che nell’intera storia del cinema di quel Paese!

Non avendo mai visto alcuna scena, neanche quelle che si possono scaricare dalla rete, alla fine della proiezione ero completamente sbalordito.

Le sequenze che ci hanno mostrato erano cinque o sei, della durata di tre/quattro minuti l’una.

Ve le racconto, non in ordine di apparizione:

Frodo, Sam e Gollum: la scena si apre con Gollum/Smeagol che discute tra sé se uccidere o meno gli Hobbit e riprendere il tessssoro per “me/noi”. All’improvviso compare Sam, riflesso in una pozza d’acqua, che si arrabbia con Gollum ma Frodo lo difende. Mentre i due Hobbit si allontanano primo piano di uno sguardo maligno di Gollum diretto a Sam, da qui ci si rende conto che i guai stanno per cominciare.

Gollum è perfetto e il botta e risposta tra le sue due metà è assolutamente più diabolico del “Loro non ti amano” del film precedente e comincia a diventare palese che Gollum prenderà il sopravvento su quanto di buono è rimasto di Smeagol. Gollum dà un’idea di come ha intenzione di liberarsi degli Hobbit lasciandosi scappare un “lei è sempre affamata” con riferimento a... leggetevi il libro!.

Frodo e il Ragno

No, non leggetevi il libro. Negli anni passati abbiamo visto un sacco di ragni elaborati in CG (computer graphic) come quello pazzesco in Harry Potter e la Camera dei Segreti o quello pronto a mangiarsi lo Staples Center in Spiders di Gary Jones.

Nessuno di loro assomiglia minimamente a quello de Il Ritorno del Re!

La sequenza è buia e estremamente paurosa. L’animale agisce esattamente come un ragno che un po’ sta andando a caccia e un po’ si diverte a giocherellare con le sue prede con una rapidità “crepitante” che fa sì che la gente nel mondo reale li tema.

La scena inizia con Frodo che si risveglia imbozzolato in una ragnatela. Si rende conto di essere stato catturato e tira fuori una fiala di cristallo – quella che gli era stata donata da Galadriel per quando sarebbero venuti i momenti più oscuri – e in quell’attimo un grosso ragno cattivo sbuca fuori da un angolo con tutta l’intenzione di usare Frodo come pranzo. Frodo attiva la cosa che si illumina e sembra, per un momento, in grado di respingere il ragno proprio come una croce o uno spicchio d’aglio agiscono contro un vampiro. Ma il ragno si rifà sotto... Non ci hanno fatto vedere la fine della sequenza.

Faramir e gli orchi

Una delle scene più lunghe e quella che mi è piaciuta di più. Inizia con Faramir che sta parlando con suo padre in una grande sala a Gondor (almeno credo che sia a Gondor). Il padre che, ovviamente, non ritiene Faramir in gamba nemmeno la metà di suo fratello Boromir lo rimprovera per non essere stato capace di bloccare gli Orchi. Faramir, piangendo per la frustrazione, implora il padre di “pensare meglio di lui” e si allontana.

Faramir alla testa dei suoi uomini parte, attraversando un campo di battaglia per combattere contro l’esercito nemico che si sta avvicinando alle rovine della cittadella. Contemporaneamente nel salone il padre di Faramir sta mangiando un pasto composto di frutta e carne mentre il figlio cavalca incontro al suo destino. Ad un certo punto, Denethor, si gira verso Pipino, arrivato qui per qualche ragione, e, guardandolo come si guarderebbe uno schiavo, gli chiede di cantargli una canzone. Il povero Pipino che si rende conto del peso della situazione non è molto in vena di cantare ma, infine, si fa forza e intona una tragica nenia intercalata da rapide sequenze di Faramir che conduce il suo assalto contro gli Orchi. Appena i cavalieri raggiungono le rovine si vede una manciata di Orchi armati di arco...

...ma, non appena arrivano più vicino, quella “manciata” si trasforma in un esercito. E’ una missione suicida, Faramir e i suoi sono carne da macello nello stile di film come “La Carica dei Seicento o Uomini di gloria. Restiamo attoniti a vedere gli Orchi che armano i loro archi mentre Pipino continua la sua canzone. Mentre le frecce cominciano a fioccare, sembra che Pipino stia provando dolore mentre il mangiatore di pomodori continua a ingozzarsi indifferente.

Elrond e Aragorn

La scena è molto breve e si svolge la notte che precede la battaglia. Aragorn entra in una tenda dove trova una figura ammantata di nero che lo aspetta. E’ Elrond che gli consegna la spada del suo antenato, l’unico che fino a questo momento era stato in grado di usarla distruggendo Sauron. Abbiamo già visto i frammenti della spada nella città degli Elfi davanti a quel grande arazzo sul quale era dipinta la storia di come essa fosse stata usata contro quel grosso e cattivo demone con tutti gli anelli. Beh, adesso è stata riforgiata e Elrond la consegna a uno scettico Aragorn , già oberato dal peso delle sue responsabilità di Re. Nonostante ciò lui la prende e Elrond gli comunica alcune pessime notizie: gli Orchi non sono soltanto là dove Aragorn ritiene che si trovino, ma stanno risalendo il fiume per circondarli...

Eowyn e Theoden

Una piccola sequenza parlata, molto intima e commovente. Eowyn, tristissima, sta leggendo una lettera di Theoden nella quale il re dice che, se lui dovesse trovare la morte sul campo di battaglia il giorno seguente, la sua unica speranza risiede nel pensiero che lei un giorno possa “ritrovare il suo sorriso”.

Rohan e gli Orchi

Gondor (presumendo che lo sia) è assediato dalle armate degli Orchi e si trova proprio a mal partito. Ma sulle colline circostanti si trova l’esercito di Rohan che comprende Eomer e, certo, Eowyn che cavalca con Merry. Theoden sta incitando le truppe in vista del pericolo che devono affrontare e poi cavalcano verso il nemico sguainando le spade contro la selva di lance, quasi a salutare il loro destino prima di lanciarsi giù per la collina incontro agli orchi.

Fine della scena.

E questo è tutto quello che ci hanno fatto vedere.

Di Smilin Jack Ruby